Dopo i successi di Castro, Bolsena (prima l’Acquario poi il museo Territoriale) e Gradoli, il dodicesimo – e penultimo – appuntamento di Ager è a Grotte di Castro per una passeggiata/racconto attraverso la ricca serie di necropoli e di insediamenti che circondano Grotte.

Protagonista, insieme con Antonello Ricci di Banda del racconto, Mariaflavia Marabottini, direttrice del museo Civita. Letture affidate a Pietro Benedetti.

Appuntamento sabato 7 aprile, ore 15 a piazza Matteotti. Indossare calzature adatte. Per il rientro in paese sarà attivo un servizio-navetta gratuito. Partecipazione gratuita.

Inaugurato nel 1993 presso la primigenia sede del palazzo del Podestà, il museo Civita è oggi ospitato all’interno di un prestigioso palazzo disegnato da Jacopo Barozzi da Vignola. Dalle parole della sua direttrice, l’archeologa Mariaflavia Marabottini, emerge l’immagine di un museo a fortissima vocazione didattica. Il percorso allestitivo è articolato in due macrosezioni. La prima dedicata alla vita quotidiana degli Etruschi, localmente percepiti (ancora oggi, e in modo forte) come antenati; la seconda all’Al-di-là. I reperti esposti provengono dalle necropoli di Vigna la Piazza, Centocamere e dall’abitato della Civita. Proprio l’antico insediamento sarà teatro della passeggiata/racconto prevista per il 7 aprile. Punto di arrivo della passeggiata: la necropoli di Pianezze.

Dodicesima tappa di “Ager”. Un progetto targato SIMULABO (Sistema museale del lago di Bolsena). Complice-ostetrica la Banda del racconto, i 13 musei del SIMULABO finalmente si raccontano. Per la prima volta i direttori della bella costellazione museale squadernata intorno al più grande lago vulcanico d’Europa si “confidano” pubblicamente: la loro formazione; la loro personale esperienza-idea di museo; i rapporti tra il museo da loro diretto e la comunità locale (ma anche il modo in cui la comunità vede-vive il proprio museo); la certezza condivisa della tensione a una pedagogia civile che scorre, come linfa vitale, a rinvigorire il Sistema stesso; peculiarità e vocazioni specifiche che connettono, con puntuale originalità, il museo da loro diretto alla realtà specifica dell’ager su cui il museo stesso fa perno: intorno ai singoli borghi, il territorio agricolo, boschivo, lacuale, il paesaggio ergologico delle comunità e quello storico-archeologico delle più antiche civiltà. Ma soprattutto infine – quale novello Aladino – ciascun direttore sfregherà, per noi di Banda del racconto, la sua lampada delle storie, rievocando dallo scrigno del suo museo, dalle profondità del tempo e dello spazio, una vicenda inedita e scordata. Da ciascuna storia, una passeggiata/racconto. Dalla raccolta delle passeggiate, infine, un libro (per i tipi di Davide Ghaleb Editore): una guida davvero sui generis, un virtuoso biglietto da visita (nuovo-nuovo di zecca) per il SIMULABO e il suo territorio. Un volume destinato alla curiosità dei turisti ma anche di noi “indigeni” alto laziali.

Ager è un progetto finanziato dalla Regione Lazio con L.R. 23 ottobre 2009, n. 26 – Disciplina delle iniziative regionali di promozione della conoscenza del patrimonio e delle attività culturali del Lazio (e successive modifiche).

Articolo precedenteMotori, conto alla rovescia per la XXIII Coppa degli Etruschi
Prossimo articoloTriathlon, Challenge Roma alle viste