Già di fatto è tosto correre una maratona, figurarsi correrne cento. Un’impresa assoluta, da Ironman o da Forrest Gump, fate vobis. Sta di fatto che il viterbese Giuseppe Tenti, domenica scorsa, ha coronato il sogno di correrla davvero, la centesima maratona della sua vita (la diciottesima a Roma), e l’ha fatto nella gara più partecipata d’Italia, la Maratona di Roma. L’atleta è stato festeggiato in consiglio comunale, premiato dal sindaco di Viterbo Leonardo Michelini e dal delegato allo sport, sempre di Viterbo, Alessandro Pica. Ventiquattro anni di maratone, la prima fu a Firenze nel 1992, gara partecipata nove volte. Ma ha anche corso a Berlino, Parigi, Nizza e Rotterdam, tanto per citarne alcune.
“Alla centesima gara – ha spiegato nel corso della premiazione Tenti – sono riuscito a provare una cosa mai provata prima. Mi sono emozionato. Mai capitato prima. E’ stato molto strano, l’ho sentita prima di partire. Sono entrato in crisi, ho avuto anche i crampi. E’ stata la più emozionante”. Poi ha aggiunto: “Vogliamo fare sport sano a Viterbo, aiutateci a farlo”.
Alessandro Pica, in rappresentanza del Coni, gli ha consegna una targa, un’altra l’ha ricevuta dai “Viterbo Runners”, non solo per le cento maratone ma per la passione che ha trasmesso.
Leonardo Michelini ha invece fatto due conti: “Tenti ha corso per 4.200 chilometri circa”. E ancora: “La maratona è uno sport solitario, ma stai con gli altri in ogni caso. Auguro a Tenti altre cento di queste gare”. A Tenti Michelini ha poi donatoil volume “Viterbo nel Rinascimento”.