Giuseppe Materazzi
Giuseppe Materazzi

Con il Palermo l’esordio da tecnico della prima squadra, grazie a Giuseppe Materazzi quello da calciatore nel lontano 1998, quando Simone Inzaghi vestiva la maglia del Piacenza: «È stato un battesimo positivo al di là della vittoria e della buona prestazione – ha spiegato proprio l’ex allenatore anche della Lazio ai microfoni di Radiosei nella trasmissione ‘Vetrina Biancoceleste’ – ma io ho avuto solo modo di farli gli auguri quando è stato scelto dal club. Per il resto è tutta farina del suo sacco. Sicuramente la vittoria del ‘Barbera’ è stata favorita anche dalle difficoltà del Palermo, ma si è subito notato che è bastata una settimana di ritiro per dimenticare il derby perso. Simone è riuscito a fare gruppo e la reazione è stata importante. Ho notato che già con alcuni calciatori c’è un bel rapporto. La cosa importante è che Simone abbia la capacità di definire le giuste distanze con i calciatori, ha la giusta personalità per farlo. Dal punto di vista tecnico e tattico ha già fatto delle scelte, come per esempio Lulic terzino e Gentiletti al centro. Inoltre ho visto una squadra che ha avuto grande capacità di gestire il possesso di palla».

Altre sei tappe per giocarsi fino in fondo anche il futuro: «Io credo che nelle intenzioni di Tare e Lotito ci sia la volontà di affidargli anche la prossima stagione. Sarebbe la chiusura di un cerchio iniziato qualche anno fa. È nell’interesse della società farlo, fermo restando che se non dovesse far bene da qui a fine campionato sarebbe la piazza a non volerlo».

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