E finale sia! Oggi al Vertikale Climbing Stadium di Bressanone ultima giornata di European Boulder Cup organizzata dal comitato AVS e dalla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana (FASI). Gli 8 climbers finalisti, maschili e femminili, hanno dato show nel tardo pomeriggio sulle 8 pareti boulder disegnate con cura e attenzione dal collaudato tracciatore francese Jacky Godoffe.

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Il Belgio festeggia con Simon Lorenzi, mentre tra le donne esulta l’austriaca Sandra Lettner. Pubblico al top, anche tante mamme nel loro giorno di festa, tanti giovanissimi, ma soprattutto gente di ogni età ad applaudire le incredibili sfide dei talentuosi “ragni”. Il belga Lorenzi, con origini italiane grazie al papà di Alleghe, con dei movimenti davvero rapidi e “aggrappanti” è stato capace di risolvere 3 ‘top’ e 4 ‘zone’ in tre tentativi, davvero un gran feeling con i boulder di Bressanone. Stesso punteggio per il francese Mathieu Ternant, ma con il minor punteggio della semifinale a fare da discriminante scivola al secondo posto del podio. A completare il podio il tedesco Yannick Flohé, tra i favoriti della giornata, anche per lui 3 ‘top’ e 4 ‘zone’ raggiunti in 11 tentativi.

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“Sono molto felice di aver vinto, sono soddisfatto della mia performance e sono felice di essere qui in Italia perché è una nazione meravigliosa – ha detto Lorenzi. – Mio padre è italiano, originario di Alleghe, quindi mi sento a casa. I boulder non erano difficilissimi, ma non puoi fare nessun errore se vuoi vincere perché tanti atleti raggiungono i top. Sapevo di dover arrampicare alla perfezione, quando i boulder sono più difficili invece puoi permetterti di fare qualche errore in più. Sarò qui anche per la Coppa del Mondo di giugno, speriamo in un altro buon risultato, chissà!”.

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Pioggia di ‘top’ nella sfida femminile, le prime 5 in classifica sono riuscite a sbloccare tutti e 4 i boulder, a determinare le posizioni è stato dunque il numero dei tentativi. Una danza strepitosa dal primo all’ultimo boulder quella della Lettner, che è riuscita a risolvere i 4 ‘top’ e le 4 ‘zone’ in sette tentativi, un tentativo in più per la ceca Eliska Adamovska, seconda, e due in più per la francese Agathe Calliet, che le hanno permesso di salire sul terzo gradino del podio. Molto soddisfatta e sorpresa della performance di oggi, Lettner ha poi commentato: “Sono super felice di aver vinto questa gara. Non me l’aspettavo perché nelle ultime settimane ho avuto qualche problema. Ancora non ci credo! Il boulder più difficile era il terzo, dove c’erano prese piccole ma ce l’ho fatta comunque… quindi bene! Vertikale è una delle migliori palestre che ci siano, sono venuta anche nel 2019 e ho vinto anche in quell’occasione. Ora ci sarà un’altra tappa e cercherò di dare il mio meglio, arrampicando come so fare”.

Sotto un timido sole, questa mattina invece si sono svolte le semifinali con i migliori 20 climbers che hanno superato lo sbarramento delle qualifiche di ieri. Nessun azzurro è riuscito ad accedere alle ambite finali, fuori il ‘piccolo lord’ del boulder di casa Filip Schenk (12°), complice anche un leggero infortunio al pollice, out anche le azzurre Irina Daziano (12.a), Giulia Medici (15.a), Federica Papetti (16.a), Francesca Matuella (17.a) e Miriam Fogu (18.a).

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L’evento, e non c’erano dubbi, è stato un successo, l’afflusso del pubblico premiante con un grande supporto agli atleti, ma un forte applauso va fatto anche ai giovanissimi volontari diretti dalla “chioccia” Alexandra Ladurner di AVS, i quali in queste due giornate intense hanno lavorato sodo nell’allestimento, seguendo gli atleti in gara e aiutando in ogni campo. Ha subito messo da parte le scarpette Leonie Hofer, la debuttante climber della Val Passiria, presente ieri in qualifica e oggi in veste di assistente ai giudici. Questo weekend dall’altra parte del mondo, a Seoul, si disputava la seconda tappa di World Cup Boulder dove le grandissime Camilla Moroni e Laura Rogora si sono guadagnate un posto in semifinale, con la Moroni ottima 5.a in finale. A proposito di Coppa del Mondo, l’AVS ha già nel mirino la World Cup Boulder del 10-12 giugno, sempre al Climbing Stadium di Bressanone, con in gara l’altro gardenese Michael Piccolruaz.

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