Il sogno è svanito troppo presto. Uefa Futsal Euro 2016, per la Nazionale italiana di futsal, è finito nei quarti di finale: alla Kombank Arena di Belgrado, gli azzurri di Roberto Menichelli (che difendevano il titolo vinto due anni fa ad Anversa) vengono battuti 5-2 dal Kazakistan, che giovedì in semifinale affronterà la Spagna. Dall’altra parte del tabellone, di fronte Serbia e Russia (6-2 all’Azerbaigian). Inutili i gol di Rodolfo Fortino e Mauro Canal nella ripresa, dove all’Italia non è bastata una grande reazione.
Menichelli sceglie Mammarella, Ercolessi, Lima, Fortino e Merlim nel quintetto iniziale. Nei primi minuti, le due squadre si studiano: diversi tentativi, soprattutto del Kazakistan, ma senza mai inquadrare lo specchio della porta. Ci prova anche l’Italia con Patias, ma la botta del pivot del Benfica termina altissima. All’11’45”, prima parata di Mammarella su Douglas: la palla torna sul destro del numero 19 kazako, che però calcia a lato. Il numero uno azzurro attento anche sul sinistro di Leo, che poco dopo (13’07”) in ripartenza conclude di pochissimo alla destra del portiere dell’Acqua&Sapone Emmegross. Al 15’49”, Douglas si libera della marcatura di Giasson, alza il pallone su Mammarella in uscita, ma Merlim evita i guai. Sulla rimessa laterale che ne consegue, però, arriva il gol del Kazakistan: schema chiamato da Suleimenov per il sinistro vincente di Leo. Prima rete subita dall’Italia dopo 105’51”. Ci prova anche Nurgozhin, che si trova solo al limite dell’area: Mammarella ci mette ancora una pezza. Al 18’47”, raddoppio kazako: Zhamankulov, appostato a centro area, colpisce la traversa, la palla resta lì, ci si gettano sia il portiere che il giocatore in maglia blu. Potrebbero esserci gli estremi per il fischio degli arbitri, ma il pallone finisce in rete e il gol viene convalidato.
Nella ripresa, inevitabile la reazione dell’Italia. Al 2’21”, il gol che riapre la partita: gran numero di Ercolessi sulla destra e assist solo da spingere in rete per Fortino. Il -1 dura però soli 30 secondi: Giasson sbaglia il passaggio in orizzontale, Yesenamanov ne approfitta e di sinistro (deviato) infila per la terza volta la porta azzurra. Murilo, di punta, mette in difficoltà Higuita, che sbaglia la presa ma recupera prima che la palla finisce in rete. Occasione anche per Canal all’8’33”, su assist di Lima, ma il destro a botta sicura del giocatore del Pescara viene deviato in angolo da un difensore. Anche sfortunata l’Italia, con il palo colpito da Lima al 9’01”. Ancora Canal calcia verso la porta, stavolta di sinistro, Higuita è ben piazzato. Sul terzo tentativo di Canal, la palla colpisce in pieno la traversa, con Honorio che non riesce a indirizzare il tap in in rete. A 5’45” dalla fine, dentro Lima portiere di movimento: due minuti dopo, arriva il 3-2 di Canal, che trova finalmente la rete su assist di Fortino. Ma per l’Italia non è serata: passano sei secondi e Nugozhin (sulla respinta del palo dopo il tiro di Yesenamanov) fa poker e chiude virtualmente i giochi. L’Italia insiste con il portiere di movimento, ma stavolta il miracolo non arriva, mentre arriva il 5-2 di Leo: gli azzurri torneranno in campo il 22 marzo nell’andata dei playoff per la qualificazione al Mondiale (sorteggio venerdì 12 a Belgrado). L’occasione per riscattare un Europeo iniziato benissimo ma finito troppo presto.
Quarta generazione, 20 anni dopo la prima: se il marchio Kia è cresciuto così tanto anche in Italia (+20% nel 2015 rispetto ai dodici mesi precedenti), lo deve in gran parte al suo modello prediletto. Ovvio dunque che al nuovo Sportage i designer del centro stile di Francoforte abbiano dedicato grande attenzione (da noi rappresenta da solo il 42% delle vendite del marchio coreano) e un restyling davvero molto accurato. La nuova versione del C-Suv debutta tra pochi giorni in concessionaria con un look più elegante, scolpito e muscoloso, misure praticamente identiche al precedente (4,48 metri di lunghezza) e un frontale che esprime il cambiamento più evidente, grazie ai gruppi ottici – non più integrati ma avvolgenti e sviluppati sopra la linea di cintura – e la griglia più bassa e allargata. La riprogettazione dell’abitacolo garantisce anche un accresciuto confort soprattutto per gli occupanti dei posti posteriori, e un volume utile del bagagliaio che parte ora da 503 litri.
Molto buone le impressioni di guida: il nuovo Sportage è docile ai comandi, e dinamico e sportivo quando si affonda sull’acceleratore. Due le novità tecnologiche per Sportage in tema di sicurezza, offerte in optional: il sistema di frenata d’emergenza automatica e il riconoscimento dei pedoni in città grazie al sensore e alla telecamera dedicata.
Per il mercato italiano il modello di punta sarà il turbodiesel CRDi 1.7 da 115 Cv, ancora migliorato con 20 Nm in più di coppia e il 20% in meno di emissioni. A questa unità si affiancano i due CRDi 2.0 nelle varianti da 136 Cv con 373 Nm di coppia e 185 Cv con 400 Nm di coppia, entrambi migliorati per aumentare le prestazioni e ridurre consumi ed emissioni. Due invece le versioni a benzina Gdi e T.Gdi, entrambe da 1.6 litri da 132 e 177 CV. La nuova generazione viene proposta con una gamma che comprende gli Sportage a due ruote motrici in allestimento Active, Cool e Class (da 21.000 a 27.500 euro) e quelli a trazione integrale, nelle due varianti Rebel e GT Line da 34.500 a 35.250 euro.
Nuovo Sportage arriva in un momento di successo per il brand sudcoreano, ma anche fortemente competitivo. Ma come ha sottolineato Giuseppe Bitti, Ceo di Kia Motors Italia «sarà ancora di più lo strumento per rafforzare la nostra posizione di vertice nel segmento».