La sua prima stagione nella massima serie italiana di football americano e, meno di una settimana fa, una partita (vinta) in Serbia da protagonista difendendo i colori della nazionale italiana U19. Sono tanti i temi per cui il nostro media team ha deciso di intervistare il giovane Offensive Lineman Vincenzo Ruotolo, arrivato ai Guelfi Firenze in prestito stagionale dagli Storms Pisa durante il mercato invernale.
Ruotolo che effetto fa pensare che a luglio potrebbe tornare a vestirsi di azzurro per giocare il Campionato Europeo U19 di football americano?
“E’ senz’altro una bella soddisfazione per tutti coloro che hanno fatto parte della spedizione in terra serba. Per il Blue Team sarà una bella chance di giocare contro le migliori selezioni del continente. Personalmente sono molto soddisfatto dal traguardo raggiunto, ma non dobbiamo sentirci appagati perché possiamo migliorare ancora in questi mesi che ci separano dalla fase finale del torneo”.
La partita vinta contro la Serbia con un solo punto di scarto…
“E’ stato un match molto intenso e, come indica anche il basso punteggio, le difese si sono spesso imposte sugli attacchi avversari. Il primo tempo è terminato sullo 0-0 ma ad inizio ripresa siamo andati in vantaggio per 7-0 e proprio il calcio di trasformazione di Testa ha fatto la differenza fra la nostra selezione e quella dei padroni di casa, che si sono riportati sotto in chiusura di frazione con un ritorno di punt non accompagnato dalla conversione da un punto. Nell’ultimo quarto il nostro attacco è stato bravo a mangiare minuti sul cronometro e la difesa ha fatto il resto. Sulla mia prestazione dico che ho giocato tre quarti di partita, ho commesso alcuni errori ma sono sicuro che mi aiuteranno a crescere ancora”.
Come è stato l’avventuroso viaggio da Padova a Belgrado?
“Il ritiro è iniziato nella caserma di Padova, dove la squadra si è fermata per alcuni giorni di allenamento lontana da tutto il resto del mondo. Questa prima parte è stata molto formativa, siamo entrati in contatto con i militari e abbiamo visto da vicino la loro routine. Il viaggio da Padova a Belgrado è stato un po’ sfiancante visto che, fra andata e ritorno, abbiamo impiegato circa 35 ore per percorrere 1500km di strada. Peccato non aver avuto modo di visitare, anche solo brevemente, la capitale serba”.
Cosa le ha lasciato questa esperienza?
“E’ stata una grossa soddisfazione. La vittoria in trasferta contro la Serbia è uno dei più grandi obiettivi che abbia mai raggiunto e tutto questo fungerà sicuramente da stimolo per continuare a lavorare sodo al fine di migliorare”.
Assieme a lei c’era un altro guelfo, coach Paolo Moretti…
“E’ stato veramente bravo. Ha legato sin da subito con il gruppo dei wide receivers e dei tight ends ed è riuscito ad ampliarne le conoscenze portando esperienza e qualche novità”.
Come sta andando questa stagione ai Guelfi Firenze?
“Personalmente sono contento visto che ho l’occasione di misurarmi contro le migliori difese della nazione ed in allenamento posso imparare molto da grandi interpreti del mio ruolo. Per quanto concerne invece la squadra, sono portato a dire che abbiamo espresso solo una parte del nostro potenziale. L’importante adesso è battere i Grizzlies Roma e raggiungere la salvezza. Rimanere in IFL è la cosa più importante per tutti noi”.