La settima giornata della IFL, il Campionato di Prima Divisione della FIDAF si è aperta con la prima sconfitta stagionale dei Guelfi Firenze contro i Panthers Parma, e chiusa con la seconda vittoria stagionale dei Ducks Lazio, a Bolzano contro i Mastini Verona. In mezzo, un’altra convincente vittoria dei Dolphins Ancona, questa volta contro i Rhinos Milano, che vale il consolidamento della seconda posizione in classifica. Ma vediamo com’è andata…

C’era parecchia attesa in quel di Firenze per una sfida che, da qualche stagione, è molto sentita, quella contro i Panthers Parma, squadra dalle fortissime tradizioni e che proprio ai Guelfi ha ceduto lo scorso anno lo scudetto cucito sulle proprie maglie nel 2021. La partita  è iniziata con i Guelfi in attacco e con la difesa di Parma che ha chiarito subito a tutti il perché, dopo 3 incontri giocati, sta dominando le statistiche di reparto della IFL. Tre tentativi e Jared Gerbino, il QB dei Guelfi, deve andare al calcio di allontanamento, a chiusura di un primo drive offensivo del tutto inefficace. La difesa viola ci mette del suo e con una serie di penalità tiene in campo l’attacco emiliano guidato da Anthony Paoletti, il quale non si fa sfuggire l’occasione per chiudere in TD con un passaggio in endzone per Ryan Minniti. Per la prima volta dall’inizio della stagione, i Guelfi si trovano subito in svantaggio e costretti a recuperare, ma che non sia giornata lo si vede da subito, perché l’attacco sin qui più prolifico della IFL nulla può contro una difesa ben preparata ad affrontare l’ormai più che prevedibile running game impostato dai Guelfi, con Gerbino e Cosimo Casati ripetutamente fermati senza significativi guadagni. Il primo quarto di gioco se ne va così, tra errori di esecuzione e penalità che mantengono il gioco in equilibrio. Nel secondo quarto, dopo un lungo drive offensivo, i Panthers allungano con un field goal ben calciato da Francesco Diaferia, ma i Guelfi riescono a riavvicinarsi con il primo (e unico) big play della giornata ad opera di Gerbino, che manda in endzone con un gran lancio Niccolò Formosa, facendo esplodere di gioia l’Otel Stadium gremito di pubblico e alla presenza della Console USA di Firenze Ragini Gupta, che ieri ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dell’Italian Bowl.  La gioia, tuttavia, dura poco, perché i Panthers tornano nuovamente in endzone con un’azione personale di Paoletti. Questa volta, però, la trasformazione non va a buon fine e il risultato si assesta sul 16 a 7. I Guelfi provano a rientrare, Gerbino spinge e a pochi secondi dall’half time si verifica l’episodio che condizionerà poi l’intero match: la difesa dei Panthers blocca in una morsa il funambolico playmaker gigliato, che cade a terra sotto il peso di un buon numero di avversari e si infortuna…gli animi si scaldano, volano le flag cui segue l’espulsione di un giocatore e di un allenatore del team viola. Dopo aver perso Andrea Fimiani nella Week 1, dover rinunciare anche a Gerbino in questo momento della stagione è una vera e propria mazzata per i Guelfi, che accusano il colpo e, al rientro in campo dopo la pausa, non riusciranno più a costruire un gioco offensivo capace di impensierire i Panthers, malgrado l’encomiabile impegno di un Casati schierato in posizione di quarterback per gran parte degli ultimi due quarti di gioco. La partita diventa una vera e propria “guerra” tra le difese, con Parma che riesce a mettere altri 6 punti a referto nel terzo quarto con un’altra corsa personale di Paoletti ma niente di più. In mezzo, un intercetto e ben due sack ai danni del QB di Parma, a suggellare una prova comunque buona della difesa dei Campioni d’Italia che, adesso, avranno una settimana di tempo per provare a raccapezzarsi ed ‘inventare’ una nuova formazione offensiva, in attesa di recuperare Fimiani e con l’augurio di un pronto recupero di Gerbino. I Panthers, dunque, si confermano la “bestia nera” dei Guelfi, espugnando come la scorsa stagione l’Otel Stadium, con una prova ordinata e corale di altissimo livello, che li porta ora sul 3 a 1 e al terzo posto in classifica.

La seconda partita giocata sabato ha visto i Dolphins Ancona imporsi nettamente sui Rhinos Milano, al Vigorelli dopo un primo tempo di grande equilibrio, dove sono state le difese e gli errori da entrambe le parti a dominare e dove i Rhinos hanno saputo con efficacia ostacolare Colin Di Galbo & Co., dando l’impressione di poter dare ai dorici più di un dispiacere. A sbloccare la partita, ferma sullo 0 a 0 per tutto il primo quarto, ci pensa Francesco Erba, con un field goal da 22 yard ben eseguito che regala ai Dolphins i primi 3 punti. Il primo TD arriva dopo un sanguinoso fumble del QB milanese Raven Ines, preferito all’irlandese Matthew O’Meara, in posizione ghiottissima per i Dolphins, che non si fanno sfuggire l’occasione e varcano l’endzone con Colin Di Galbo, sin qui apparso un po’ sotto tono rispetto ai suoi standard. Erba trasforma e il punteggio con il quale le squadre vanno negli spogliatoi si fissa sul 10 a 0 per gli ospiti.  La partita sembra dunque più che aperta, ma è solo un’impressione, perché al rientro in campo i Dolphins cambiano marcia, aggiustano il tiro sulle debolezze degli avversari e colpiscono con precisione chirurgica prima con un altro field goal di Erba, poi con una corsa di Luciano Giuliani che chiude il terzo quarto sul 20 a 0. I Rhinos non riescono a reagire, Ines si fa intercettare dal “solito” Kristian Giardinieri che restituisce la palla al proprio attacco, che ringrazia e rimpingua il vantaggio con il TD pass di Di Galbo per Teo Flamini. Un altro intercetto e i Rhinos alzano bandiera bianca, con i Dolphins che affondano la lama nel cuore della difesa nero-arancio, varcando nuovamente la endzone con il giovane Tomas Bonci che segna i 6 punti finali per il team marchigiano. Sul 33 a 0, un errore dello special team milanese su kick off return porta ad una safety, che aggiunge due punti al bottino dei Dolphins e, sul 35 a 0, con il cronometro in regime di ‘running clock’, la partita volge rapidamente al termine, regalando la quarta vittoria stagionale ad Ancona, che blinda il secondo posto in classifica.

A Bolzano, è invece arrivata la seconda vittoria di questa stagione per i Ducks Lazio, che faticano non poco, rischiano la rimonta,  ma poi riescono ad avere la meglio sui Mastini Verona dopo una partita vibrante e per lunghi tratti divertente. Primo quarto di studio, 0 a 0 e difese anche in questo caso padrone del campo. Sono i Ducks a sbloccare il risultato, ben guidati da Austin Albericci che, tra azioni personali e palloni distribuiti sia per le vie aeree che via terra, è stato sicuramente uno dei protagonisti di questo incontro, insieme ad Andrea Fantin, autore di una prestazione difensiva sopra le righe. E’ Simone Cappabianca a portare i primi 6 punti ai laziali, ricevendo un bella palla da Albericci ed involandosi in endzone. Jacopo Impallomeni trasforma su calcio e i Ducks si portano sul 7 a 0. I Mastini rispondono di lì a poco, con un ottimo Manuel Savoia, che di forza porta l’ovale in endzone. La trasformazione, però, non riesce e gli scaligeri restano alle spalle dei Ducks, con il primo tempo che termina quindi sul 6 a 7.

Nel terzo quarto i Mastini mettono la testa avanti con un field goal di Alberto Barbaro, dopo un ottimo drive offensivo, improntato soprattutto sui giochi di corsa. I Ducks, però, non ci stanno e rispondono subito con Ryan Curtiss, che riceve una bella palla da Albericci e la porta in endzone. Francesco Torchetti riceve poi dallo stesso Albericci la palla per la conversione da due punti e i Ducks tornano in vantaggio: 9-15. L’inerzia, a questo punto, passa completamente dalla parte dei laziali, che prima della fine del terzo quarto di gioco riescono a segnare ancora con una QB run di Albericci e la trasformazione da due punti ben eseguita con il lancio per le mani sicure di Curtiss: 9-23. Buona la reazione dei Mastini nell’ultima frazione di gioco, che dimostrano di voler onorare il proprio campo tentando una rimonta a tratti apparsa anche possibile, aiutata da un vistoso calo di concentrazione da parte della difesa laziale. Un TD per parte nel quarto quarto, con i veronesi a segno grazie ad un’altra corsa di Savoia e la pronta risposta di Thomas Alivernini a spegnere gli entusiasmi degli avversari. La partita si chiude, dunque, sul 29 a 15 per i Ducks, risultato che condanna i Mastini alla quinta sconfitta stagionale. Da segnalare la bella iniziativa dei veronesi, che oggi hanno celebrato, dipingendo di rosso sui propri caschi l’emblematica scala che li rappresenta , il Fidas Day, il consueto appuntamento con la sensibilizzazione alla donazione del sangue che il team scaligero promuove ormai da 6 stagioni.

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