E’ un “fedelissimo” del Football Club Frascati e dello staff di lavoro di Claudio Laureti, co-presidente del sodalizio tuscolano assieme a Stefano Lopapa. Da quando Laureti e i suoi collaboratori si sono spostati dal Centro Calcio Rossonero di Morena e sono “sbarcati” a Frascati, Leonardo Pagano (e suo papà Giuseppe) hanno fatto il medesimo percorso.

“Ho iniziato a nove anni a giocare a pallone assieme a Laureti e i suoi collaboratori – dice il terzino destro classe 2003 in forza all’Under 17 del Football Club Frascati – Quando hanno deciso di venire qui a Frascati non ci abbiamo pensato un momento: Claudio Laureti e gli altri, in particolare mister Alessandro Rodo, hanno sempre dimostrato una grande fiducia nel sottoscritto e poi tra la mia famiglia e loro esiste un solidissimo rapporto umano”. Giuseppe Pagano, il papà di Giuseppe, ha sempre collaborato con la società nel ruolo di dirigente al seguito della squadra dove gioca il figlio: “Mio padre è un grande appassionato – sorride Leonardo – All’inizio vivevo la sua presenza all’interno del gruppo con un po’ di pressione, ma negli anni ho imparato a conviverci e ora lo tratto a tutti gli effetti come un dirigente quando siamo al campo tanto che non lo chiamo papà, ma Pino”.

A proposito di campo, il rettangolo di gioco manca tantissimo a Leonardo e ai suoi compagni: “Questo periodo di quarantena è molto duro: sarà quasi impossibile riprendere i campionati e gli allenamenti, un vero peccato perché si era creato uno spirito di squadra davvero positivo e ne era uscito un bel gruppo”. Sulla squadra di mister Manuel Ricci c’erano aspettative alte, ma la classifica (“congelata” a fine febbraio) non ha reso merito alle qualità del gruppo frascatano: “Abbiamo potenzialità tecniche molto importanti, ma probabilmente ci è mancata la giusta mentalità e determinazione in alcuni momenti della stagione: non a caso abbiamo perso diversi punti contro formazioni di medio-bassa classifica”. Sul suo futuro personale, non ci sono dubbi: “Resto qui: sto troppo bene con dirigenti, tecnici e compagni”. Che non gli hanno fatto mancare affetto lo scorso 16 aprile, giorno in cui Pagano ha compiuto 17 anni: “Un compleanno decisamente inconsueto, ma tanti amici mi hanno dimostrato la loro vicinanza e per questo li ringrazio”.

Articolo precedenteFrascati Scherma, Paolucci e quel sogno olimpico: “Proverò fino all’ultimo ad essere a Tokyo”
Prossimo articoloCoronavirus, Macron non si tira indietro per combatterlo