Il surf in Versilia
Il surf in Versilia

La Nazionale di surf, alla prima convocazione del 2017, è stata presentata in conferenza stampa ieri alla Fondazione Carnevale. La kermesse viareggina, in pieno svolgimento, è stato il palcoscenico rutilante per l’esordio stagionale della rappresentativa azzurra, in collegiale fino a mercoledì 1° marzo a Forte dei Marmi.

Dopo i saluti del sindaco Giorgio Del Ghingaro e della presidente della Fondazione Maria Lina Marcucci, accompagnato dai sorrisi delle maschere storiche Ondina e Burlamacco, ha preso la parola anche il presidente della Fisurf Alessandro Di Spirito, ringraziando per l’ospitalità: “Siamo tornati dove tutto ha avuto inizio. Qui è nata la Federazione Italiana Surf e questa è la città del suo primo presidente. Il feeling con il mare della Versilia non è mai venuto meno e prova ne sia che oggi, tra i convocati, ci sono ben tre atleti toscani.”

Il primo presidente federale, Alessandro Dini, oggi head coach del gruppo, ha voluto ricordare quegli inizi quasi pionieristici: “ Nel 1987 eravamo una tribù di giovani sognatori che inseguiva uno stile di vita cavalcando le onde. Da allora molto è cambiato. Siamo cresciuti, e non solo anagraficamente. Il movimento nel nostro paese è diventato numericamente importante, ma la passione è la stessa di tanti anni fa”.

Assente giustificato l’alfiere azzurro Leonardo Fioravanti, impegnato in Australia nella World Surf League, il gruppo costruito dal CT Andrea Bonfili è stato selezionato con lo sguardo rivolto al futuro, a Tokyo 2020, certo, ma anche oltre. A due “open” esperti come il 24enne romano Roberto d’Amico, al suo 15° anno in azzurro e al cagliaritano Alessandro Piu, ottimo terzo tra i big wave rider a La Vaca a fine 2016, sono stati infatti affiancati i migliori juniores nazionali e alcuni esordienti assoluti.

“Dobbiamo guardare alle nazioni surfisticamente più evolute, come Australia e Usa, o anche la Francia, dove le selezioni si fanno già a 10-12 anni – spiega Bonfili – Questi ragazzi devono fare esperienza, e il campo gara migliore è quello internazionale. Questo è uno sport dove non basta essere i primi in casa propria; ma già a 8 anni si può capire se c’è la stoffa del campione, come è stato per Leo (Fioravanti, ndr). La novità di questo collegiale, e non sarà la prima sulla strada per le Olimpiadi, sta nel fatto che i partecipanti verranno sottoposti a valutazioni di carattere funzionale in un laboratorio specializzato. Si tratta di uno studio in grado di dirci quali sono le caratteristiche fisiche peculiari dei ragazzi, risultanze che ci permetteranno di lavorare al meglio cercando di evitare gli infortuni, piuttosto frequenti nella nostra disciplina.” Tecnologia al servizio del surf. Anche questo servirà alla composizione delle squadre per i due appuntamenti clou dell’anno; il mondiale “open” di Biarritz in Francia a maggio e quello juniores a settembre in Giappone, che si prepara cosi ad accogliere i futuri protagonisti a cinque cerchi.
Intanto, mentre ci si scambiano video di evoluzioni con onde che sembrano colline in movimento, l’attenzione è sempre al meteo. Per martedì è prevista una libecciata che dovrebbe portare le onde. Le tavole sono pronte. (immagine FISurf libera per la pubblicazione)

I convocati: Alessandro Piu (a.27, Wipeout Board Club); Roberto D’Amico (a.24, Nixon Europe); Edoardo Papa (a.15, Surfing Sport Pescara); Mattia Migliorini (a.16, Versilia Surf Club); Brando Giovannoni (a.11, Viareggio Surf Club); Ian Catanzariti (a.13, Ostia Surf); Matteo Calatri (a.14, Wipeout Board Club); Giulio Caruso (a.16, Wipeout Board Club); Tommaso Noah Pavoni (a.12, Edoardo Spadoni (a.14, Blackwave Surf School); Ottavia Salvati (a.15, Sogno del Surf); Vittoria Banchieri (a.14, Versilia Surf Club)