Una spedizione trionfale. Un’Olimpiade unica. Da non crederci ancora. Resa immortale da cinque ori pesantissimi (Gianmarco Tamberi alto, Marcell Jacobs 100, Massimo Stano e Antonella Palmisano nella marcia 20 km, la staffetta 4×100 maschile) e da una Nazionale che ha impressionato tutto il mondo e fatto innamorare gli italiani: in tantissimi anche ieri davanti alla tv, per seguire le imprese di Palmisano e della staffetta, con uno share del 40.7% e 4.248.000 di spettatori soltanto su Rai 2 nel momento clou della 4×100.

“I ragazzi hanno fatto la storia, ma l’atletica può cambiare la storia dello sport italiano – le parole del presidente FIDAL Stefano Mei nella conferenza stampa conclusiva, a poche ore dalla finale della 4×400 e dalla maratona maschile – se da Tokyo 2020 riparte una nuova atletica, a cascata tutto lo sport potrebbe beneficiarne. Siamo venuti qui carichi di speranza e con numeri ampi, per sottolineare la vitalità del sistema, come forma di riconoscimento dell’attività svolta da società e dirigenti anche durante la pandemia, quando l’atletica ha permesso a tanti giovani di continuare a fare attività sportiva. Avevo chiesto ai ragazzi di fare del loro meglio: nessuno ha avuto il ‘braccino’, quando ci sono state contro-prestazioni – in pochi casi – erano soltanto legate a piccoli problemi fisici”.

È enorme il lascito di un’Olimpiade così ricca d’oro, un “tesoretto” da investire bene per il futuro: “Sento la responsabilità, per avere la grossa chance di sviluppare dei progetti a lungo termine. C’è da pensare soprattutto a una nuova epoca di reclutamento, ragionando non sull’immediato bensì, direi, su Brisbane 2032. Sfruttare il circolo virtuoso che si è innescato a Tokyo e dipanarlo nei prossimi dieci anni. In questo momento siamo sulla cresta dell’onda e in tema di impiantistica credo che le amministrazioni comunali, dopo questi risultati, abbiano ancora più piacere ad offrire ai propri cittadini la possibilità di fare atletica. Tokyo è qualcosa di epocale, potrebbe veramente darci un abbrivio positivo. Abbiamo tanti progetti e ci aspetta un lavorone, soprattutto sull’atletica a scuola. Dobbiamo tornare a essere la federazione che recluta di più dopo il calcio. Non possiamo aspettare, dobbiamo iniziare… ieri. Per tutti questi temi sarebbe fondamentale il supporto del Governo. Ma cinque medaglie d’oro alle Olimpiadi sicuramente aiutano”. Sul rapporto con il DT La Torre: “Tra me e Antonio non c’è mai stato nessun problema. Ogni volta che è uscita qualche notizia, ci siamo sempre sentiti al telefono e chiariti. Non ho mai parlato di epurazione”. Sugli Europei di Roma 2024: “Entro la prossima settimana dovremmo avere la situazione più chiara”.