Runcard oggi compie 3 anni. E i numeri della speciale card FIDAL pensata per chi corre sono tutti in ascesa: dai 13.757 tesserati del primo anno si è arrivati a 52.082, con un incremento del 44% solo nell’ultima stagione. Chi sono i “runcardisti”? Italiani per il 77% dei casi, ma ci sono anche 11.978 stranieri, fra i quali molti residenti in Italia. Gli uomini sono la maggioranza (80%), ma la quota rosa è in crescita, specialmente nelle città, e sembra parecchio determinata a ridurre il gap. La classe d’età più numerosa è quella formata dai 40/50enni, che sono il 38,1%, incalzati dai 30/40enni (28,6%). A livello geografico, le regioni con più iscritti sono anche quelle in cui storicamente si corre di più: in testa la Lombardia che vanta il 24,4% dei tesserati, quasi diecimila, poi il Veneto (13,7%) e il Lazio (12,1%), seguiti da Toscana (10,7%) ed Emilia Romagna (8,5%). In 3 anni, Runcard ha fatto correre tantissime persone, per la precisione 87.811, ma in parallelo è cresciuto anche il numero dei tesserati FIDAL che praticano l’attività classica, quella che si svolge prevalentemente su pista. Come si diventa titolari di una Runcard? Ci sono quattro tipologie di card, che fotografano anche tanti diversi modi di correre: la tessera standard vale per tutte le corse che si svolgono fuori dagli stadi, poi ci sono quelle specifiche per il nordic walking, per mountain e trail, e per i tesserati degli enti di promozione sportiva.

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