Serata di ricordi, aneddoti e magari anche qualche curiosità da svelare ai cinefili. Il noto sceneggiatore e regista Enrico Vanzina torna al Circolo Canottieri Roma. Mercoledì 4 dicembre prossimo, alle 19 (aperitivo di benvenuto previsto per le 18.30), presenterà il romanzo autobiografico “Mio fratello Carlo” (HarperCollins editore, pagg. 208, euro 9.90). A seguire, la proiezione di quel film che nel 1983 cambiò per sempre il volto del cinema italiano nazional-popolare: “Sapore di mare”.

Cosa succede quando l’irruzione di un imprevisto spezza una simbiosi durata sessant’anni? Quando, senza avvertire, una notizia rompe il legame quasi simbiotico che aveva tenuto due fratelli uniti sin dai loro primi giorni su questa Terra? È quello che racconta Enrico Vanzina che, in “Mio fratello Carlo”, ripercorre la storia del loro rapporto, fino alla scoperta della malattia che ha colpito Carlo, portando, nel giro di un anno, alla sua scomparsa. “Mio fratello Carlo” è, al tempo stesso, il racconto particolare e privato del legame fra due fratelli.

Quanto a “Sapore di mare”, il film ha diversi collegamenti con il Canottieri Roma. La produzione fu infatti curata dalla International Dean Film del socio giallorosso Adriano De Micheli. Nel cast figurava invece Virna Lisi, legata per più di mezzo secolo all’architetto Franco Pesci, presidente del club dal 1981 al 1993. Per la sua interpretazione, Virna Lisi vinse il David di Donatello e il Nastro d’Argento 1983 nella categoria “miglior attrice non protagonista”. Sempre nel 1983, anno a dir poco prolifico per i fratelli Vanzina, uscì il primo “Vacanze di Natale”, trasposizione invernale, “contemporanea” e ancor più “caciarona” di “Sapore di mare” nonché il “papà” di quelli che poi vennero definiti cinepanettoni.

Giovedì 5 dicembre, alle 18.30, nella sede del Circolo Canottieri Roma di Lungotevere Flaminio 39 arriverà il giornalista Sky Nicola Roggero per presentare il suo “Premier League – Il racconto epico del calcio più entusiasmante di tutti i tempi” (Rizzoli Libri, pagg. 336, euro 18). Ad accompagnare l’autore, il collega nonché ex calciatore Paolo Di Canio, che ben conosce il calcio inglese per aver militato nello Sheffield Wednesday, nel West Ham e nel Charlton e allenando poi lo Swindon Town e il Sunderland. Moderatore dell’incontro il caporedattore della rivista “Contrasti” Leonardo Aresi.

“Chiunque ami il calcio e vada ad assistere a una partita di Premier League in Inghilterra resta senza fiato – si legge nella scheda di presentazione del libro – Perché lì il gioco più bello del mondo è ancor più bello: è il campionato più ricco, gli stadi sono i più spettacolari, le squadre sono al massimo livello. Ma non solo: perché quei luoghi ormai mitici, da Stamford Bridge a Wembley, da Old Trafford a Highbury, preservano una tradizione unica di vittorie e campioni, ma anche il segreto di un rapporto diretto con il pubblico che non esiste altrove. Per tutti gli appassionati italiani che da anni seguono il football britannico in tv, Nicola Roggero racconta per la prima volta tutta l’epopea di questo fenomeno, dal lontano 1888 quando il gentiluomo William McGregor diede origine al primo campionato inglese per arrivare alla finale della Champions League 2019 in cui, sbaragliate le altre rivali del resto d’Europa, si sono fronteggiate Liverpool e Tottenham”.

Nato a Casale Monferrato il 7 ottobre del 1964, Roggero cura da anni le telecronache del massimo campionato inglese su Sky. Prima ancora dai microfoni di Tele+. Voce dell’atletica, del football americano e appunto della Premier, non nascondendo la sua fede calcistica per il Torino. Città in cui l’amico e collega Di Canio ha vissuto, ma per aver vestito la maglia dei cugini della Juventus. Nella lunga e variegata carriera da calciatore, l’ex attaccante romano ha giocato anche per Ternana, Lazio, Napoli e Milan, prima di volare in Gran Bretagna. Lì l’esperienza con gli scozzesi del Celtic (1996/’97) e la lunga esperienza in Inghilterra. Infine il ritorno in Italia: ancora Lazio (2004/’06) e Cisco Roma (2006/’08). In bacheca uno scudetto (’96) e una Supercoppa europea (’94) col Milan, una Coppa Uefa (’93) con la Juve e una Intertoto (’99) con il West Ham.

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