Ascoltare la musica della Champions League rappresenta la grande ambizione dei calciatori e dei tifosi, è uno dei momenti clou della settimana dei telespettatori appassionati di calcio. La Champions, però, sta diventando uno spettacolo a due velocità dove tanti partecipano ma pochi possono pensare di vincere. Questa ricerca punta a individuare l’influenza della distribuzione delle risorse sull’esito della competizione sportiva. La ricerca analizza intanto i piazzamenti nelle fasi finali delle varie squadre dal 1992, quando è stato ufficialmente introdotto il nuovo format della manifestazione. Valuta il peso dei cambiamenti regolamentari, concentrandosi in particolar modo sulla diversa definizione della prima fascia nel sorteggio e dei preliminari per la qualificazione nella fase a gironi in cui sono stati introdotti percorsi separati per le prime classificate dei campionati ‘minori’. Lo studio mette anche l’accento sulla Champions League come prodotto televisivo, attraverso i dati che dimostrano la concentrazione del market pool per cui gli introiti tv dell’anno precedente finiscono per diventare un predittore efficace del successo sportivo nella stagione successiva.

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