“Purtroppo non campo solo di tiro, devo lavorare”- è il commento amaro di Marco Innocenti, appena uscito da pedana dove il russo Artem Nekrasov sul 134 pari per 4 a 3 allo spareggio gli ha negato la possibilità di lottare per il titolo continentale che lui ha assaggiato solo da Junior (Tallin ’96 e Sipoo ’97). A 38 anni suonati, i 39 arriveranno il prossimo 16 agosto, l’argento di Rio, uno dei pochi a non vestire la divisa dei Corpi dello Stato nella pattuglia azzurra del tiro a volo, d’ora in avanti si dedicherà anima e corpo all’avviata armeria di Montemurlo che porta il suo cognome. “Cancellando il double dai Giochi, hanno eliminato una parte importante di me. – conclude- La vita continua, però: non sarò più un agonista, sparerò per divertimento, mettiamola così, altrimenti mi metto a piangere o a strapparmi i capelli. Certo pensare di allenarti e gareggiare per andare a Tokyo 2020 e realizzare che stai tirando due botte al campo vicino casa ti cambia le coordinate! ”. Settimo Innocenti a Baku, quarto Daniele Di Spigno che qui cercava il suo ottavo euro sigillo, quinto Antonino Barillà. Il titolo lo vince il russo Vitaly Fokeev: sul 70 pari nel duello per l’oro ha battuto per 7 a 6 lo slovacco Andrzeij Hubert Olejnik. Bronzo è Vasily Mosin, campione uscente.

Per l’Italia arriva l’oro a squadre, che certifica la bontà della nostra scuola in una disciplina che oltre ai quattro argenti olimpici (Albano Pera Atlanta ’96, Deborah Gelisio Sidney 2000; Francesco D’Aniello Pechino 2008; Marco Innocenti Rio 2016) ci ha regalato successi a iosa in tutto il mondo.

Il terzetto Barillà-Di Spigno-Innocenti vince con il punteggio di 415/450 e sale sul gradino più alto del podio, seconda la Russia (411), terza Malta (374).

Medaglie e gloria arrivano dagli Junior e soprattutto dalle Lady il cui sogno olimpico è stato negato già dopo Atene 2004. Le tre azzurre hanno riempito il podio di tricolore: oro Sofia Maglio (88/120), ventenne di Nardò, che guida il Tav Jonico Salentino del papà Flavio, argento la leccese Claudia De Luca (84), bronzo la padovana Monica Girotto (79). Altro argento olimpico, invece, per Jacopo Duprè De Foresta, dopo quello conquistato all’Europeo di Lonato lo scorso anno. Il sedicenne di Montepulciano è stato battuto dall’inglese James Dedman dopo un lunghissimo ed estenuante spareggio, 19 a 20. Gli altri due azzurrini: 4° Eraldo Apolloni (126), 7° Nicolò Liceti (96).

Domani allenamento ufficiale per il Trap (Fossa Olimpica): la gara femminile si disputerà martedì, 75 piattelli di qualificazione dalle 7.00 alle 11.00 e poi la finale, per le Junior alle 14.15, una ora più tardi, 15.15, per le Lady. Gli uomini spareranno mercoledì e giovedì con un intermezzo, subito i primi 75 piattelli della gara maschile, una novità che ci incuriosisce molto, una gara a squadra, sempre di fossa olimpica, al femminile: competizione vera tra i primi otto team della classifica aritmetica della gara donne, il primo terzetto contra l’ottavo, il secondo contro il settimo e cosi di seguito, si sfideranno a singolar tenzone. Potrebbe essere in futuro, la gara di squadra, qui sperimentata per fossa e skeet solo al femminile, una proposta allettante per il programma dei Giochi, almeno così è nella mente e nei progetti dei dirigenti della Esc e della Issf, la federazione europea e quella mondiale di tiro.

Articolo precedenteAtletica, Margherita Magnani ottiene il pass per il Mondiale di Londra
Prossimo articolo“Memorie dal sottosuolo”, le miniere di Latera, parte bene il progetto “Ager”