Le controanalisi sul campione d’urina B svolte nel laboratorio della Wada di Dresda hanno confermato la positività al Dostranolone del pilota della MotoGp Andrea Iannone. Una brutta tegola che ora induce i legali del pilota abruzzese a varare una difensiva che si basa sull’ipotesi dell’assunzione involontaria della sostanza. Ma il dibattimento e la relativa sentenza potrebbe avere tempi lunghi e pregiudicare la stagione 2020 del centauro dell’Aprilia, anche se la speranza del suo team legale è quella di dimostrare in tempi rapidi l’assunzione inconsapevole e la contaminazione onde evitare i 2 anni di squalifica e cavarsela con una semplice reprimenda. Intanto, data la sospensione chiesta dalla Wada, Iannone salterà i test del 7 febbraio a Sepang (al suo posto ci sarà il collaudatore Bradley Smith) ma nel team Aprilia confidano di averlo in griglia di partenza al 6 all’8 marzo in Qatar.

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