Una buona notizia per tutti coloro che hanno iscritto e iscriveranno la propria moto al Registro Storico FMI. All’interno della Legge di Bilancio 2021, approvata sia dalla Camera sia dal Senato, è stato inserito l’emendamento 126.26 che consente di recuperare le targhe originali per i veicoli di interesse storico e collezionistico. Entro 60 giorni, il Ministero dei Trasporti dovrebbe emanare il decreto attuativo, un passaggio tecnico utile a rendere legge tale emendamento.

Per poter recuperare la targa originale di un mezzo, è necessario che questo sia iscritto nel registro di uno degli enti certificatori riconosciuti dall’articolo 60 del Codice della Strada. Tra questi vi è proprio la Federazione Motociclistica Italiana, che a fine agosto ha raggiunto il prestigioso traguardo di oltre 250.000 moto iscritte al suo Registro Storico.

Il 2020 è stato un anno significativo per i veicoli d’epoca. Al già citato risultato dell’altro numero di moto iscritte alla FMI, si aggiunga l’importante traguardo raggiunto a maggio, quando venne stabilito che motoveicoli di interesse storico e collezionistico che, a seguito di passaggio di proprietà o di reimmatricolazione, saranno dotati del nuovo Documento Unico di circolazione e proprietà, potranno mantenere il vecchio libretto di circolazione originale cartaceo ed il foglio complementare.

Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Questo emendamento inserito nella legge di Bilancio 2021, è un passo importante per il nostro Registro Storico FMI, per i nostri oltre 250.000 veicoli già iscritti e per tutti quelli che verranno registrati. Poter recuperare e disporre della documentazione e delle targhe originali è un successo per i collezionisti e per il rigore del nostro Registro, da sempre attento alla autenticità di ogni singolo componente di una moto d’epoca. Si accresce quindi quel processo di valorizzazione di un patrimonio che, per noi della FMI, è storico, culturale e che con orgoglio difendiamo per trasmetterlo alle generazioni future. Questo emendamento rappresenta anche il frutto del nostro costante e fruttuoso dialogo con le Istituzioni con le quali lavoriamo e dialoghiamo per la tutela e lo sviluppo del settore motociclistico”.

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