Dal porto al Portico, lo sport si sposa alla legalità e alla Memoria dimostrando, semmai ce ne fosse bisogno, l’universalità del suo linguaggio. Dopo Ostia “CONI e Regione, compagni di sport” entra, forse per la prima volta nella veste di sport al servizio dei cittadini, in un luogo che Roma e i romani hanno nel cuore, il quartiere Ebraico. Il Portico d’Ottavia e via Catalana hanno fatto da contorno prezioso al pomeriggio di festa organizzato dal CONI Lazio, ospite della Comunità insieme alle Federazioni di Tiro a volo, Canoa, Pesca sportiva, Badminton, Tiro con l’arco, Scherma, Scacchi, Twirling, Giochi tradizionali e ad alcuni Enti di promozione come CSI (tennis, pallavolo, calcio balilla, tennis tavolo), CSEN (scherma medioevale, bowling) e ENDAS (tai chi). Presenti i presidenti regionali Daniele Rosini (CSI), Claudio Morino (FIBa), Enzo De Grandis (FIPSAS), Valentina Tagliaferri (Twirling) e i consiglieri federali Sergio Carella (FITAV) e Gennaro Cirillo (FICK). Ma soprattutto tantissime persone, famiglie con bambini, giovani e anziani, turisti curiosi e molti abitanti del quartiere.

Hanno “giocato” il loro sport, come recita il claim che accompagnava l’iniziativa. “Una bella giornata per la Comunità – l’ha definita la sua presidente Ruth Dureghello – perché lo sport, tra i suoi valori, ha anche quello della coesione. E’ qualcosa che al tempo stesso diverte e fa crescere individualmente e con gli altri”. Anche Tonino Mancuso, coordinatore regionale di educazione fisica del MIUR – ha posto l’accento sulle tante sfaccettature dello sport: “Tutte contribuiscono al risultato finale che è la formazione dell’individuo. Molti tecnici sono anche insegnanti e la scuola sposa in toto questo genere di iniziative.” La Regione, con il consigliere Eugenio Patanè, ha espresso soddisfazione per la riuscita di questa prima volta: “Il nostro intento è di portare lo sport a domicilio, a casa delle persone che spesso non hanno il tempo per andare nei luoghi ad esso deputati. Perché lo sport è di tutti, senza distinzione di età o di condizione”. Per la presidente del I municipio Sabrina Alfonsi, giunta a festa iniziata perché proveniente dalla Minifondo, la gara ciclistica di iniziativa municipale abbinata alla più impegnativa Granfondo, è stata: “Una grande giornata di sport in un luogo carico di storia e cultura, dove passato e presente si incontrano. La grande bellezza abbinata al sano divertimento.” “Da mesi siamo non solo nelle piazze – ha concluso il presidente Viola – ma anche nelle carceri, tra i migranti e oggi qui. Il messaggio è sempre lo stesso. Lo sport impegno, gioco, divertimento, cultura e benessere è un patrimonio da condividere e divulgare. Questo è possibile quando le istituzioni fanno squadra tra loro. E il risultato è sotto sotto i nostri occhi.

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