Si è svolta nella Casa Circondariale di Rebibbia a Roma la giornata dedicata alla festa conclusiva delprogetto CONI Lazio “Lo sport entra nelle carceri”. Sono stati oltre cento i detenuti coinvolti nel corso dell’anno dai tecnici delle federazioni sportive che hanno aderito all’iniziativa del Comitato regionale, assicurando così la pratica continuativa di alcune discipline come bocce, bridge, biliardino, calcio, scacchi, tennis e tennis tavolo. Si è trattato di un importante momento di aggregazione e condivisione, vissuto come sempre da tutti, detenuti, dirigenti e autorità presenti, con grande partecipazione. Il diritto allo sport per tutti è entrato da oltre un decennio nel vocabolario del CONI Lazio e nel penitenziario di via Bartolo Longo, dove si svolse nel 2013 anche la prima Giornata Nazionale dello Sport in carcere.

Riccardo Viola, Presidente Coni Lazio: “Oggi è stata una giornata molto importante per tutti, ma vi annuncio che non finisce qui perché a settembre ripartiremo con un’altra stagione di sport in carcere. In questi mesi è stato svolto un grande lavoro dai tecnici delle Federazioni e dallo staff del Coni Lazio, che sono riusciti a creare un team affiatato capace di coinvolgere nelle diverse attività sportive un numero di detenuti inimmaginabile all’inizio di questa avventura. A tutti loro va il mio ringraziamento sincero per quello che hanno fatto e che faranno in futuro. Un ringraziamento speciale va invece al direttore dell’Istituto Stefano Ricca, che a ottobre andrà in pensione, per quello che ha fatto in tutti questi anni aprendo le porte del carcere allo sport”.

Stefano Ricca, direttore della Casa di reclusione di Roma Rebibbia: “E’ stata una bella giornata e mi auguro che, nei prossimi anni, chi mi succederà manterrà questa festa dello sport e tutte le attività periodiche realizzate grazie all’impegno del Presidente del Coni Lazio Riccardo Viola. Un plauso va a tutti gli istruttori federali che durante l’anno hanno consentito ai detenuti di praticare sport in modo qualificato”:

Gabriella Stramaccioni, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale: “Lo sport è vita e questo impegno continuativo garantito dal Coni Lazio è molto importante per migliorare la qualità della vita dei detenuti”.

Stefano Rosati, Assessore Attività Culturali, Attività Sportive e Politiche Giovanili del Municipio: “Il progetto promosso dal Coni Lazio è un esempio di come lo sport possa favorire la socializzazione e migliorare la qualità della vita in un istituto penitenziario. Come Municipio saremo sempre vicini a queste iniziative”. (nella foto di repertorio: Riccardo Viola e Stefano Ricca)

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