Non è azzurro il cielo sotto il Cupolone, oggi, come non è più celeste il tetto della Clericus Cup. Il Mater Ecclesiae, campione in carica, esce infatti dal Mondiale vaticano, sconfitto 3-1 dall’uragano Urbano, il Pontificio Collegio di Propaganda Fide, che vendica così la finale 2016, persa ai rigori, qualificandosi,  da favorita, alla finale del torneo, contro la Gregoriana, già da una settimana con in mano un pass da pretendente alla Coppa con il Saturno. Il match di questa mattina al Centro Sportivo Pio XI, a tratti giocato sotto una pioggia torrenziale, è anche calcisticamente un diluvio di azioni d’attacco per i biancogialli missionari per l’evangelizzazione dei popoli. All’intervallo è 7-1 il conto dei corner in favore dei Leoni d’Africa, ingabbiati per un tempo sul punteggio di 0-0 dagli esperti mariani.

I ruggiti arrivano però subito ad inizio ripresa, il primo e l’ultimo gol portano la firma di Sifiso Ndlovu, un anno fa mvp della Clericus Cup e oggi tornato a livelli eccelsi. A fine partita sarà personalmente il Vescovo in Eshowe, mons. Taddeus Khumalo, assieme all’ambasciatore sudafricano presso la Santa Sede, Georges Johannes, a fare i complimenti al 27enne zulu.

“I suoi gol sono un bene per il Sudafrica e per l’evangelizzazione – ha detto il Vescovo a fine gara – Questo torneo è straordinario, perchè mette insieme i ragazzi. Anche nel calcio è vero si possono utilizzare al meglio i doni per la Gloria di Dio”. Tra il primo ed il terzo gol di Ndlovu, nel taccuino dell’arbitro entrano anche la rete del senegalese Badji e la rete celeste dell’indiano Sessayyam, quella del momentaneo 2-1 che aveva ridato fiducia e un po’ di speranza al messicano Luis Alvarez, il bomber dell’Ecclesiae, e a padre Oscar O Turrion, il rettore-giocatore salamantino del Collegio dei Legionari di Cristo. Tra gli africani un po’ di delusione solo per il portiere urbaniano, il neo diacono Morris Malila, dal Botswana, dispiaciuto per aver incassato il suo primo gol in questa stagione 2017 della Clericus. Malila come il capitano Ntsama guardano però avanti, a sabato prossimo, quando contro la Gregoriana giocheranno la loro quarta finale consecutiva. Sarà una settimana di passione quella che separa loro e gli studenti dell’Università gesuita dall’assegnazione dell’undicesimo scudetto Clericus Csi. Per il bronzo sarà tutto derby mariano fra Redemptoris Mater e Mater Ecclesiae.

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