Wout van Aert ha vinto la quattordicesima edizione della “Strade Bianche”, la classica che aperto la stagione del ciclismo dopo lo stop per la pandemia. Il belga, che era arrivato terzo nelle edizioni del 2018 e del 2019, ha sfruttato al meglio le doti di ciclocrossista (è stato campione del mondo della specialità per tre volte) nei tratti di strada a sterro del difficile percorso della manifestazione senese svoltasi in una giornata molto torrida. Van Aerth nel finale ha staccato gli avversari, affrontando in relativa tranquillità l’impegnativa salita di Santa Caterina e arrivando tutto solo in una piazza del Campo senza il pubblico delle passate edizioni, tenuto lontano per le disposizioni antiCovid. «Ho lavorato veramente tanto è una vittoria speciale», ha spiegato il belga a Raisport. «La caduta al Tour è stata

una grossa delusione», ha aggiunto riferendosi al lungo stop per infortunio dell’anno scorso. «Vincere le Strade Bianche a soli 25 anni, con il mio background di ciclocrossista, è una grande soddisfazione» ha concluso. Al secondo posto, dopo una trentina di secondi, è arrivato il campione italiano Davide Formolo che ha superato nel finale il tedesco Maximilian Schachmann. Quarto un altro italiano Alberto Bettiol toscano, nato a Poggibonsi (Siena). Sfortunato Vincenzo Nibali per una caduta nei momenti decisivi. E stesso discorso per Julian Alaphilipphe, con il francese che fallisce la missione di succedere a se stesso nell’albo d’oro.