Seppure la classifica finale lo veda al secondo posto di classe S1600 l’esordio di Andrea Casarotto al recente Rally Città di Pistoia, andato in scena tra Sabato e Domenica scorsi, si è dimostrato un vero e proprio calvario, lasciando qualche spunto positivo solamente sulle ultime battute di una due giorni rivelatasi più ostica di quanto immaginato.

Il pilota di Vicenza, ritrovata la Renault Clio Super 1600 di Vsport con Fabrizio Handel sul sedile di destra, cercava di ritrovare il giusto affiatamento con il pacchetto durante lo shakedown e le indicazioni emerse lasciavano buone prospettive, non troppo lontano dai più quotati rivali.

Con l’umido ed il fango portati in strada a causa dei numerosi tagli presenti lungo la speciale di “Arcigliano”, la prima in programma al Sabato, il portacolori di Movisport non riusciva ad esprimersi ai suoi abituali livelli, incassando quasi un minuto di gap al primo controllo stop.

Con la certezza matematica di avere già in tasca il primato nella Michelin Zone Rally Cup di zona il Casarotto lasciava presto andare il sogno di lottare per la Coppa Rally ACI Sport ma il colpo di scena avvenuto sulla ripetizione di “Arcigliano”, l’uscita di Leporatti, riapriva la partita.

Al termine della prima giornata il passivo era schiacciante, oltre un minuto e quarantacinque di ritardo da Garuti, con il vicentino che entrava nell’ottica di evitare ogni rischio inutile.

“Il nostro principale obiettivo era quello di arrivare” – racconta Casarotto – “perchè ci bastava la partenza per poter mettere in cassaforte la Michelin Zone Rally Cup. Vedendo però l’assenza di Panzani ed una classifica molto corta nella CRZ di zona ci avevamo fatto un pensierino. Nello shakedown non eravamo così lontani da Garuti e da Leporatti ma il primo era zero punti mentre il secondo era il più pericoloso dei rivali. Purtroppo le condizioni della speciale del Sabato erano davvero difficili. Tanto umido e fango. Era troppo facile sbagliare ed ho preferito evitare di commettere qualche errore. Quando abbiamo visto Leporatti fermo in prova, sulla seconda, abbiamo capito che avevamo ancora qualche chance ma il rischio rimaneva sempre alto.”

Ripartiti alla Domenica la musica non cambiava e Casarotto, dopo aver percorso in trasferimento la prima “San Baronto”, si trovava a combattere nella successiva “Berso” con una scelta di gomme troppo azzardata che lo obbligava a giocare in difesa, ancora una volta.

“Sembrava tutto asciutto” – sottolinea Casarotto – “ma come si entrava in prova ecco di nuovo umido e fango. Abbiamo montato delle ventuno all’anteriore ed erano troppo dure per quelle condizioni. Abbiamo sofferto ancora, consapevoli che dovevamo soltanto arrivare alla fine.”

L’ultimo giro di prove domenicale vedeva il vicentino tornare ad un buon livello, godendosi lo scratch sulla cinque e sulla sei, quest’ultima a pari tempo con Garuti, ed archiviando il fine settimana con un buon secondo di classe S1600, con la complicità dello stop di Marti sul finale.

Un piazzamento che, in attesa dell’ufficializzazione delle classifiche della CRZ da parte di ACI Sport, potrebbe regalare un importante cambio di fronte in testa alla classifica di zona.

“Grazie a Vsport per una vettura impeccabile” – conclude Casarotto – “ed a tutti i partners che ci hanno sostenuto in questo programma. Portare a casa il titolo Michelin ci gratifica tutti.”

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