Il canottaggio azzurro chiude la XXXII edizione dei Giochi Olimpici, Tokyo 2020, con la vittoria di 3 medaglie: un oro nel doppio Pesi Leggeri femminile di Federica Cesarini (Fiamme Oro/Gavirate) e Valentina Rodini (Fiamme Gialle) – prime donne nella storia remiera azzurra a salire sul podio a cinque cerchi –, e due di bronzo, una nel doppio Pesi Leggeri maschile di Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) e Stefano Oppo (Carabinieri) e l’altra nel quattro senza maschile di Giuseppe Vicino, Matteo Lodo (Fiamme Gialle), Marco Di Costanzo (Fiamme Oro) e Matteo Castaldo (Fiamme Oro/RYCC Savoia). Un’Olimpiade rocambolesca quella dell’Italremo, caratterizzata nella prima giornata di finali da quanto accaduto al quattro senza, ovvero la positività al Covid di Bruno Rosetti (CC Aniene) certificata a sole tre ore dalla gara (attualmente l’atleta è in un covid hotel e non ha nessun sintomo. Per il rientro in Italia si attende la sua negativizzazione) e la sua sostituzione con il capovoga del due senza Di Costanzo, a sua volta rimpiazzato dalla riserva Vincenzo Abbagnale (Marina Militare). L’altra vicenda che ha caratterizzato l’Olimpiade remiera azzurra è stato l’embardée del quattro di coppia maschile di Giacomo Gentili (Fiamme Gialle/SC Bissolati), Luca Rambaldi (Fiamme Gialle), Andrea Panizza (Fiamme Gialle/Moto Guzzi) e Simone Venier (Fiamme Gialle), letteralmente fermatosi a metà gara a causa del remo rimasto sott’acqua quando stava avviandosi alla conquista di una medaglia e che ha poi chiuso al quinto posto. Poi il parziale riscatto, grazie alla storica vittoria di Cesarini e Rodini e al bronzo di Ruta e Oppo, due medaglie che hanno reso ancora più emozionante la spedizione dell’Italremo nel Sol Levante. Per l’Italia a Tokyo è da registrare anche lo storico quarto posto del quattro di coppia femminile, di Stefania Gobbi (Carabinieri/SC Padova), Veronica Lisi (SC Padova), Alessandra Montesano (Fiamme Gialle/SC Eridanea) e Valentina Iseppi (CC Aniene), che equivale ad un risultato straordinario (migliorato il sesto posto dell’unica partecipazione azzurra nella specialità ai Giochi Olimpici, a Los Angeles 1984) e che ha visto le azzurre sfiorare la medaglia di bronzo, distante appena 1.25 secondi.
Per quanto riguarda gli altri piazzamenti finali: è ottavo Gennaro Di Mauro (CC Aniene) nel singolo maschile, specialità che grazie alla performance dello sculler diciannovenne vede l’Italia tornare nella top 12 olimpica a 33 anni dal decimo posto di Giovanni Calabrese a Seul 1988; nono il doppio femminile di Chiara Ondoli (CC Aniene) e Alessandra Patelli (SC Padova); undicesimo il due senza maschile di Vincenzo Abbagnale e Giovanni Abagnale (Marina Militare); dodicesimo il due senza femminile di Aisha Rocek (Carabinieri/SC Lario) e Kiri Tontodonati (Fiamme Oro/CUS Torino). Terminata la spedizione olimpica, alcuni azzurri, tra i quali i ragazzi del quattro senza medaglia di bronzo, hanno già fatto rientro in Italia, mentre Cesarini, Rodini, Ruta e Oppo fanno parte del gruppo che atterrerà questa sera alle 20.30 a Fiumicino, per poi proseguire ciascuno verso le rispettive destinazioni. Terminata l’Olimpiade di Tokyo, l’attenzione dell’Italia del canottaggio si sposta ora sull’Italjunior, protagonista a Linz (Austria) nella Coupe de la Jeunesse il 7 e 8 agosto, e a Plovdiv (Bulgaria) ai Mondiali Junior che si terranno dall’11 al 15 agosto.

 

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