Un’affollata riunione tecnica si è tenuta lunedì scorso nella sede della Sezione di Viterbo dell’associazione italiana arbitri. A tenerla è stato Juan Luca Sacchi, arbitro di serie A della Sezione di Macerata. Il direttore di gara è stato bravissimo a mettersi immediatamente in sintonia con i colleghi della Tuscia, salutando gli amici che hanno condiviso con lui parte della carriera e raccontando la sua storia arbitrale.

“Oggi non sono venuto ad insegnare nulla, questa riunione è un confronto tra colleghi – ha esordito Sacchi – qui mi sento a casa, come se fossi nella mia sezione perché ci sono tanti amici viterbesi che conosco da anni come Umberto Carbonari, Rinaldo Menicacci e Claudio Petrella.

Mio padre era arbitro, ma io volevo fare il calciatore – ha raccontato il direttore di gara – a 19 anni ho avuto un infortunio e ho rotto il ginocchio. Mentre frequentavo l’Università di Bologna ho iniziato ad arbitrare. L’AIA mi ha dato tanto sotto il punto di vista umano. Godetevi ogni attimo di questa bellissima avventura che vi regalerà delle grandi emozioni.”

Poi Sacchi, con l’aiuto di diapositive e filmati, ha aperto un confronto con i fischietti viterbesi.

“Sul terreno di gioco noi prendiamo decisioni e siamo soggetti a sbagliare – ha detto – l’errore fa crescere ed è importante capire perché e trovare la soluzione. Il nostro è un compito importante, dobbiamo controllare la gara, applicare il regolamento, gestire le eventuali proteste e capire se il capitano è il vero leader della squadra.

L’allenamento è fondamentale, perchè non si ottiene niente senza sacrificio- ha concluso Sacchi che prima della riunione si è allenato con un gruppo di arbitri viterbesi trovandoli molto preparati atleticamente – ricordate che non si finisce mai di imparare, sono i dettagli a fare la differenza.”

Al termine della riunione, il presidente della Sezione AIA di Viterbo, Ennio Mariani, ha consegnato al collega una statuetta con la riproduzione della Macchina di Santa Rosa, e il collega Sacchi ha contraccambiato donando una sua maglietta da gara autografata.