Impossibile non dedicare la copertina di questa settimana al capitano del Cagliari Daniele Dessena, che torna in campo dal primo minuto un anno dopo la mazzata di Coly, che gli fracassò una gamba. Il ristabilito Dessena produce una doppietta utile per portare a casa tre punti, che issano la formazione sarda in settima posizione. Non male per una neopromossa, anche se la regina delle provinciali quest’anno appare essere l’Atalanta, che a quota 19 fantastica perfino l’aggancio a un posto in Europa league. La classifica marcatori sorride alle squadre della capitale, Dzeko stavolta non segna ma resta in vetta, mentre Ciro Immobile porta in dote una delle due reti che permettono alla Lazio di abbattere il Sassuolo e s’avvicina alla vetta, quota nove gol. Nel frattempo va in scena l’ennesima telenovela interista: c’è una squadra costruita male, un allenatore che se ne va prima di cominciare il campionato, e parliamo di Roberto Mancini, un altro che si rovina la verginità calcistica, e parliamo di De Boer, povero tulipano olandese, sfiorito nella Milano nerazzurra fatta di incomprensioni, occhi a mandorla e quel frekendò con la cipolla che ormai è di casa nella pazza multinazionale del calcio italiano. La truccatissima signora Ferrari, no, non la macchina, intervista Simone Inzaghi ma lo chiama Filippo, anzi Pippo, e prima o poi bisognerà spiegarglielo che si possono fare anche altre cose nella vita. La Ferrari, e stavolta intendiamo la macchina, è una delusione continua e mentre si sbiadisce il rosso, c’è la sensazione che nessuno voglia più fare figure barbine per difendere l’onore di Maranello se si continua a lavorare con candeggina e chiacchiere e non con esperti che parlano poco ma che lavorano sodo. Ritornando al calcio va detto che la Juventus allunga in classifica pure nel turno che alla vigilia sembrava più ispido. Batte il Napoli mentre la Roma infrange parte dei suoi sogni sui guantoni si Skorupski, portiere che a fine gara qualche testa giallorossa dice “è un giocatore nostro” ma che alla fin dei conti sarà pure tuo, ma intanto ti ha tolto due punti buoni come il pane. Pane da spalmarci sopra magari nutella e ricotta, dolcissima merenda che per una volta assaporano pure a Crotone, dove arriva la prima vittoria in serie A, ottenuta ai danni del Chievo. Nicola, allenatore bravo e silenzioso, meritava una soddisfazione come questa.
Calcio, serie A, la Juve allunga mentre Dessena vive la sua favola
