Il Rocca Priora RDP ha saltato anche il quart’ultimo ostacolo del suo torneo. Grazie alla vittoria in extremis nel match di domenica scorsa sul difficile campo della Lodigiani, la squadra castellana è rimasta aggrappata con le unghie alla coppia di testa e continua a sperare.

A parlare dell’ultima sfida è l’esterno di centrocampo classe 1993 Renato Ulisse: “Sapevamo di dover affrontare un avversario tosto che aveva già fatto soffrire molto il Vicovaro secondo della classe, perdendo solo di misura e con un gol annullato nel finale. Anche con noi la Lodigiani ha fatto una buona partita e noi siamo stati bravi a superare questo duro ostacolo duro, ma lo abbiamo fatto nel migliore dei modi”. Il gol decisivo lo ha realizzato Gentilini a una manciata di minuti dal novantesimo: “La gara è stata molto equilibrata e in questo genere di partite gli episodi fanno la differenza: siamo stati bravi a creare le condizioni per questa vittoria, ma se fosse finita in parità non sarebbe stato certamente uno scandalo. Comunque abbiamo dimostrato ancora una volta che il Rocca Priora RDP c’è e ci crederà fino alla fine, d’altronde il mister ci tiene sempre sul pezzo”.

Con tre gare da giocare, il vantaggio di Atletico Torrenova (+2) e Vicovaro (+1) non si può considerare definitivo: “Non è semplice che perdano punti, ma tutte le partite nascondono insidie e noi ci dobbiamo far trovare pronti in caso di passi falsi delle prime due. Il rammarico di un mancato sorpasso sarebbe doppio se non facessimo il nostro dovere”. Nel prossimo turno il Rocca Priora RDP ospiterà l’Atletico Morena: “Il mercoledì successivo loro avranno la finale di Coppa Italia e magari quella partita può rappresentare una distrazione, ma quando si scende in campo nessuno vuole perdere e quindi non ci aspettiamo un avversario dimesso”.

La chiusura di Ulisse è sulla sua stagione: “Purtroppo ho avuto un brutto infortunio all’inizio: ho rimediato uno strappo all’adduttore e sono stato fermo quattro mesi. Poi sono rientrato a gennaio, ma qualche problemino ce l’ho avuto ancora anche per riaffrettare tempi. Al di là di questo, è stato il mio primo anno qui e mi sono trovato benissimo sia con i compagni che con lo staff tecnico e la società: un ambiente che è davvero una grande famiglia”.

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