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I bilanci si fanno a fine stagione, ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, allora è altrettanto vero che la Polisportiva Monti Cimini, nata dall’accorpamento calcistico di quattro paesi (Soriano, Vallerano, Vasanello e Vignanello) è già a metà dell’opera. Una buona opera, beninteso, perché i riscontri sul territorio, al di la della dietrologia campanilistica e parzialmente politicizzata, sono ottimi. La società, nata da un’idea comune raffrontata prima e realizzata poi dalla triade composta da Gianni Patrizi (ex Vi.Va. calcio), Francesco Torroni (ex Fidelitas Cimini) e Francesco Pecci (ex Asd Vasanello) ha vissuto proprio in queste ultime ore la sua start up iniziale, e il club ha comunicato in breve tempo il nome del tecnico (Stefano Del Canuto, ex Montefiascone), la rosa della prima squadra e la disponibilità di quattro impianti sportivi, uno in ognuno dei paesi rappresentati. Nessun volo pindarico, solo tanto pragmatismo e la sensazione di poter far bene a prescindere, un po’ perché l’unione fa la forza, sempre, e un po’ perché non mancano idee né “materiale” umano. L’avventura è appena cominciata, il club ha organizzato i primi stage del settore giovanile (che a detta della dirigenza dovrà rappresentare una sorta di fiore all’occhiello della zona), e nel contempo si stringono gli ultimi accordi, passaggio obbligato sia sotto il punto di vista sportivo che sotto il punto di vista economico. Si giocherà con maglie nere bordate d’oro, questi i nuovi colori del sodalizio, si punta al “meglio del meglio” e si cerca soprattutto di coinvolgere in toto le comunità locali, mentre il primo accordo siglato è quello del Coerver Coaching, utile e quanto mai necessario per l’ulteriore crescita degli allenatori di un gruppo sportivo pronto a far strabuzzare gli occhi anche ai più scettici.

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