La Bielorussia chiama, Diego Armando Maradona risponde e ringrazia sentitamente per l’opportunità di diventare il presidente della Dinamo Brest. Con nonchalance l’ex “Pibe de oro” continua a professarsi devoto del rivoluzionario Che Guevara ma al tempo stesso si inchina anche dinanzi al dittatore della Bielorussia Lukashenko che dal 1994 governa il Paese con pugno di ferro. L’ex numero 10 argentino che si è presentato al Brest a bordo di un carro armato, ora desidera «una foto con Lukashenko e imparare il russo in fretta», anche perché con la Dinamo Brest ha firmato un contratto di tre anni nei quali Maradona ha promesso: «Porteremo il club nei primi posti».

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