La crisi economica, causa pandemia, sta colpendo pesantemente anche il calcio costretto a chiedere sacrifici economici a tutte le sue componenti, calciatori e tecnici in primis. Un segnale forte arriva dai campioni d’Italia della Juventus: la società bianconera in accordo con i suoi tesserati della prima squadra ha varato il taglio delle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno per un totale di 90 milioni di euro. Mossa esemplare recepita anche dall’Uruguay: la federazione ha licenziato quasi 4mila persone, dal ct Oscar Tabarez agli amministrativi. In Europa, la situazione è a macchia di leopardo, con relativi malumori e rivendicazioni. In Spagna il sensibilissimo Atletico Madrid e i cugini poveri del Barcellona, l’Espanyol, sono stati i primi a dare l’esempio con l’autodecurtazione del 70%. Messi e compagni al Barça che chiede di emulare i due club virtuosi della Liga hanno risposto «va bene, ma ci tagliate solo il 30%».

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