Il calcio è ripartito dalle semifinali di Coppa Italia (domani sera Juve-Napoli finale all’Olimpico) dando «un messaggio di speranza per tutto il Paese che vive anche di questo» ma ora «manca l’ultimo tassello», il ritorno dei tifosi negli stadi e poi servirà una riforma di sistema del calcio, ormai «non più procrastinabile». A indicare la strada è presidente della Figc, Gabriele Gravina.

Guardando al futuro, il n.1 della Figc ha rivendicato l’istituzione del “Fondo Salva Calcio”, «un’iniziativa senza precedenti.

Qualcuno ha voluto sminuirlo, ridicolizzarlo, sono 21,7 milioni di euro a cui se ne aggiungono 1,8 che la Figc ha ricevuto da Sport e Salute e destinati al mondo dilettantistico. Si è parlato dei 500 milioni della Spagna ma lì è un debito in capo alle società, da restituire in cinque anni. L’unica Federazione in Europa che ha avuto la capacità di dare fondo alle sue risorse finanziarie è stata la Figc».

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