SuperNews ha intervistato Francesco Benussi, ex portiere di Lecce, Palermo, Torino e di altre molte società di Serie B e Lega Pro. Il nostro intervistato ha ricordato ai nostri microfoni l’esperienza con la maglia giallorossa e quella nel Palermo, che nel 2010 gli ha permesso di debuttare in una competizione europea come la Coppa Uefa. Inoltre, Benussi si è espresso sui recenti sorteggi di Europa League e ci ha rivelato il nome del portiere di Serie A che ritiene essere una certezza per la propria squadra.
Sei stato portiere del Lecce dal 2005 al 2007 e dal 2007 al 2009. E’ stata una delle esperienze calcistiche più importanti per te?
Sì, soprattutto perché era la prima volta che mi allontanavo da casa. Avevo fatto qualche esperienza in prestito in Serie C, sapendo che sarei tornato alla mia società di appartenenza. Dopo il fallimento del Venezia, ho fatto una scelta di vita, ho scelto il Lecce, una società che in quel momento, soprattutto con i giovani, stava lavorando bene. E’ stata un’esperienza calcistica positiva, importante e formativa per me.
Con il Palermo hai avuto la possibilità di debuttare in una competizione europea, nella seconda giornata della fase a gironi di Europa League contro gli svizzeri del Losanna, il 30 settembre 2010. Che sensazione hai provato? Debuttare in Europa implica una responsabilità maggiore di quella che si ha in campionato?
Sicuramente si tratta di un palcoscenico diverso, con difficoltà differenti rispetto a quelle del campionato. E’ una competizione che ti spinge a giocare ogni due giorni. Inizialmente per noi è stato difficile. Abbiamo giocato con squadre come lo Spartak Mosca e con altri club non semplici da affrontare. Inoltre, avevamo una squadra giovane, e non eravamo abituati a quei ritmi di gioco. Tuttavia, è un’esperienza che ti rimane dentro, poiché si tratta di una competizione europea, un ambito importante.
Se dovessi scegliere la tua parata più bella, quale sceglieresti?
Dal punto di vista stilistico, ricordo ancora la parata su Mutu in Palermo-Cesena, su un tiro quasi al volo, dopo una sponda. Quella parata fu premiata da Sky, che la inserì nella top cinque di quella stagione. In ogni caso, ricordo tutti gli interventi nei playoff dell’anno della promozione del Lecce dalla Serie B alla Serie A. Quelli rimangono impressi, perché senti di aver dato un contributo alla squadra. Quando mi capita di sentire e di incontrare il gruppo giallorosso, ricordiamo tutti quei momenti importanti.
Tornando all’Europa League, quale delle italiane ti sembra avere un girone più agevole?
Non è semplice definire un girone “più agevole”, perché è una competizione particolare. Anche le squadre e le realtà calcistiche meno conosciute possono essere una sorpresa. Il Milan, per esempio, ha giocato l’ultimo turno contro il Rio Ave, contro una squadra portoghese, in uno stadio strano e con condizioni climatiche particolari. Negli ultimi anni, a parte l’Inter, le squadre italiane sono uscite via presto dall’Europa League, proprio a causa dell’imprevedibilità degli avversari. Spero che quest’anno i nostri club possano andare fino in fondo alla competizione.
Quale squadra di serie A credi abbia una certezza tra i pali?
Ce ne sono tante, fortunatamente. Sarebbe facile scegliere la Juventus, che dopo anni di vittorie ha trovato in Szczesny una grande certezza, dopo il monopolio di Buffon. Tuttavia, mi sento di fare il nome di Donnarumma, un portiere giovane, italiano, che ha già una grandissima esperienza.
Tra le neopromosse nella massima serie, quale club ti sembra quello che sia partito meglio e che possa continuare ad avere un buon rendimento?
Sono un po’ scettico sulle partenze in campionato. Per esempio, il Crotone lo scorso anno è stata la squadra migliore per rendimento e quest’anno, al contrario, sta facendo fatica in Serie A. Credo che i risultati al momento parlino chiaro: il Benevento, al di là della sconfitta contro l’Inter, ha già conquistato due vittorie importanti. Faccio un grande “in bocca al lupo” a mister Inzaghi, un allenatore che in Serie A ha avuto alcune difficoltà e che spero possa riscattarsi.
Ieri si è conclusa la stagione estiva di calciomercato. C’è un acquisto di una determinata squadra che credi sia stato decisivo? Quale società si è mossa meglio sul mercato?
Per capire chi si è mosso meglio, bisogna vedere cosa accadrà sul campo. Le squadre che fanno delle operazioni sul finale del mercato sono quelle che hanno ancora qualcosa da sistemare. In ogni caso, credo che l’acquisto di Federico Chiesa da parte della Juventus, nonostante la società non ne avesse assoluta necessità dal punto di vista numerico e qualitativo, possa essere l’ago della bilancia, il giocatore capace di far fare il salto di qualità ai bianconeri. Ciò, tuttavia, dipenderà anche dal tempo di inserimento dell’attaccante all’interno dei meccanismi di gioco, anche perché nella Juventus c’è grande competizione.
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