Non sono bastati ulteriori 90 minuti di gioco dopo la fine del campionato, per sapere chi tra Roma e Pink Bari sarebbe salito in serie A. Le due compagini hanno mostrato fino all’ultimo di equivalersi, solo un episodio poteva decidere la promozione, per cui si sono dovuti giocare i supplementari (terminati 1 a 1 con gol di Soro e Pittaccio) e poi i calci di rigore che nella storia, anche della Roma maschile, non sono mai stati favorevoli ai giallorossi. E come la storia recita, a sbagliare il rigore decisivo è sempre il calciatore più rappresentativo e avvezzo a siglare tanti gol. Così è stato a Pescara con Proietti, capocannoniere del campionato, che sbaglia il match point. Il portierone giallorosso Casaroli intuisce quasi tutte le traiettorie dei tiri avversari, ma purtroppo non riesce a respingere la palla. Dopo i cinque rigori usuali si è proceduto a oltranza e lì la fortuna ha girato le spalle alla Roma. Questa la seguenza dei calci dal dischetto romanisti: Pittaccio, Morra, Lorè, Cortelli, Proietti (fuori), Castiello (parato). La stagione è stata esaltante, ma non bastano i record raggiunti e aver segnato molti gol in più del Bari per salire in A.
A fine gara mister Seleman ha salutato e ringraziato la squadra annunciando le dimissioni. Queste le sue dichiarazioni nel post partita: “La fortuna non mi è amica. Lascio una squadra che ha fatto 40 vittorie su 44, e 122 punti su 132 non sono bastati per riportarla in serie A! Voglio ringraziare tutti per le due stagioni passate insieme augurando a questa squadra di arrivare presto nella massima serie. Sarò sempre un tifoso giallorosso”. Per la cronaca la gara è stata piacevole con una cornice di pubblico eccezionale, e numerosissimi tifosi di entrambe le squadre giunti a Pescara per sostenere le proprie beniamine. Il presidente Palagiano, sul pullman di ritorno, ha ringraziato dicendo che “la Roma non è morta ed è pronta già a ripartire”.

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