Storia da calcio diverso, lontano anni luce dagli stereotipi d’una quotidianità costruita sui frizzi e sui lazzi. Storia d’un ragazzo campano, capace d’arrivare a giocare in serie A nonostante tutto e tutti. Qui si parla di Fabio Pisacane, che per il “Guardian” è il miglior giocatore dell’anno. Sulle colonne del quotidiano britannico viene precisato che non si premia il migliore dal punto di vista tecnico ma “un calciatore che ha fatto qualcosa di davvero notevole per superare le avversità, aiutare gli altri ed essere un esempio sportivo agendo con onestà”.
Ed è per questo che la scelta, per la prima edizione del premio, è andata sul difensore del Cagliari che ha lottato e vinto contro la sindrome di Guillain- Barrè. Fabio Pisacane aveva 14 anni, rimase venti giorni di coma e per più di tre mesi in ospedale. Ma non ha mollato di un centimetro la sua “battaglia” e lo scorso settembre, a 30 anni, ha realizzato il sogno di debuttare in Serie A. Pisacane, ricorda il “Guardian”, ha anche rifiutato un’offerta e denunciato il tentativo di corruzione per alterare il risultato di una partita. Con la maglia del Cagliari il ragazzo ha conquistato la promozione in serie A (primo campionato di serie B vinto dal club isolano) e mostrato di saper stare da degno protagonista nella massima serie.
