SuperNews ha intervistato Edoardo Maturo, già inviato di “Quelli che il calcio…” su RaiDue, autore del bestseller “Papà, van Basten e altri supereroi” e volto noto di Radio Rossonera, che ai nostri microfoni ha fatto il punto sul Milan.
Partiamo con alcune statistiche: 95 tiri nelle ultime 5 partite, 3 gol all’attivo per il Milan. Cosa sta mancando ai rossoneri in fase offensiva?
Inutile girarci intorno, lì davanti sta mancando il contributo dei trequartisti: Leao e Messias non segnano da febbraio, Saelemaekers da dicembre, Diaz addirittura da settembre. Leao il suo contributo quest’anno l’ha dato ma, inceppato lui, anche il Milan si è fermato. La scorsa estate mister Pioli aveva chiesto gol e qualità sulla trequarti, invece sono arrivati Messias e la riconferma di Diaz: chiaro che l’anno prossimo, per fare il definitivo salto di qualità, bisognerà investire pesantemente soprattutto in quelle due posizioni, trequartista e ala destra.
Sacchi ha dichiarato che se il Milan dovesse vincere il campionato sarebbe un miracolo: sei d’accordo?
Secondo me è innegabile che ci siano squadre più attrezzate dal punto di vista della qualità e della profondità della rosa, ma il Milan di mister Pioli resta una delle squadre che ha fatto più punti dopo il lockdown, da quasi due anni a questa parte, e questo non può essere un caso. Per molti versi questa stagione mi ricorda la stagione 1998/99, quella dello scudetto di Zaccheroni, anche allora non eravamo i favoriti ma il bello del calcio è proprio questo, che non sempre vincono i più forti sulla carta.
Kessie a fine stagione andrà al Barcellona: come valuti la sua scelta e la gestione della comunicazione verso i tifosi, anche sulla scorta delle dichiarazioni di agosto (“Torno dalle Olimpiadi e sistemo tutto. Voglio il Milan a vita”)?
Penso che Kessie sia un professionista e come tale abbia fatto le sue scelte, dopodiché gli auguro di non pentirsene presto come ha fatto il suo amico Donnarumma. Per quanto ci riguarda avrebbe fatto sicuramente più male perdere il Kessie della scorsa stagione: per quello che abbiamo visto quest’anno ce ne siamo già fatti una ragione, soprattutto se al suo posto dovesse arrivare gente del calibro di Renato Sanches.
Un’ultima battuta sui singoli: dovessi fare un nome, ad oggi, chi è il migliore e il peggiore della stagione?
Tra i migliori ci sarebbero diversi giocatori da citare, perché da Leao, Bennacer e Kalulu sono in molti ad aver fatto il salto di qualità in questa stagione, ma se devo sceglierne uno scelgo Sandro Tonali perché, dopo un primo anno di ambientamento, quest’anno si è letteralmente preso per mano il Milan con una personalità non certo banale per un ragazzo di 21 anni. Tra i peggiori cito Brahim Diaz perchè purtroppo, dopo una buona partenza, si è un po’ perso nel corso della stagione dimostrando di non poter ancora essere il trequartista titolare di una squadra che punta al titolo.
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