Federico Bruschi
Federico Bruschi

Il Città di Montecompatri ha frenato. Dopo la partenza lanciata (1-0 di rigore contro l’Acds Group), la squadra del presidente Tonino Raspa ha ceduto domenica scorsa per 1-0 sul campo del Marna calcio. «Paradossalmente abbiamo forse creato meno di quanto fatto nel corso della prima partita – dice il difensore esterno sinistro classe 1993 Federico Bruschi – e gli avversari hanno capitalizzato al massimo un’occasione da palla inattiva per andare in vantaggio nel primo tempo. Noi abbiamo creato diverse volte i presupposti per segnare, ma in alcuni casi non siamo stati precisi e in altri è stato bravo il portiere avversario. Non dico che avremmo meritato di vincere, ma la sconfitta ci punisce oltre modo». Il Città di Montecompatri, comunque, non ha grandi “assilli di risultato” nel corso di questa stagione. «La società non ci ha mai imposto un vero e proprio obiettivo stagionale – sottolinea Bruschi – se non quello di fare un campionato all’altezza del valore della squadra». Il difensore, comunque, è fiducioso nei mezzi del gruppo. «Qui ci sono diversi buoni giocatori e penso che si possa puntare ad un piazzamento nei primi cinque posti». Per lui quello appena iniziato è il secondo anno in maglia biancoverde. «Nella passata stagione ho saltato dieci giorni di preparazione e nella fase iniziale avevo trovato poco spazio anche perché mister Maiolatesi non mi conosceva. Quest’anno ho cominciato sin dal primo giorno a lavorare col gruppo e mi sento integrato in questa squadra: cercherò di dare il massimo, sperando di poter offrire alla causa un buon contributo».

Il Città di Montecompatri si dovrà immediatamente mettere alle spalle la prima delusione stagionale: per farlo c’è da piegare la resistenza del Crystal Pioda che nelle prime due gare ha collezionato appena un punto. «Giocheremo in casa e sul nostro terreno dovremo lasciare le briciole ai nostri avversari – spiega Bruschi -. Abbiamo voglia di ripartire immediatamente anche se non conosco la squadra ospite e certamente l’attuale situazione di classifica non può essere indicativa».

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