Massimiliano Bellotti
Massimiliano Bellotti

Il Città di Valmontone è stato costretto a scendere in campo nel sabato pre-pasquale per recuperare la “partita tormentone” contro il Semprevisa. La squadra del presidente Massimiliano Bellotti, dopo la vittoria per 1-0 nel primo incrocio, ha vinto pure il “replay” deciso dal giudice sportivo. Ma al di là della soddisfazione per un risultato sportivo che pone la Prima categoria del Città di Valmontone in una posizione di sicurezza in questo finale di campionato, sulla vicenda ha voluto esprimere il suo pensiero proprio il massimo dirigente del club lepino che su Facebook ha postato un’analisi molto piccata.

«Quello del Semprevisa è stato un ricorso assurdo per cercare di invertire il risultato del campo con dei giochini burocratici e tecnici a dir poco deprimenti». La società biancoverde aveva fatto ricorso «soltanto perché l’arbitro, nel referto finale, aveva scritto in modo errato una sostituzione segnalando un numero 17 (invece del 16) che non era presente in lista. Mi chiedo: ma ci spendete pure 80 euro per il ricorso? Ma non sentite un senso di vergogna? Ma veramente questo sport si è ridotto a questo?» sono le domande incalzanti di Bellotti che poi prosegue nel racconto: «L’arbitro ad inizio gara aveva fatto l’appello, sapeva benissimo che il numero 17 non c’era in lista e sicuramente non abbiamo nascosto nessuno nello spogliatoi pronto “ad uscire dal nulla” per scendere in campo al 49esimo minuto del secondo tempo della partita. La partita sul campo è terminata 1-0 per noi e abbiamo sbagliato anche un rigore, altrimenti il risultato poteva essere addirittura più rotondo. Dopo ricorsi e controricorsi la federazione, con una decisione assurda, ha deciso di far ripetere la partita sabato 20 aprile, il giorno della vigilia di Pasqua e ancora una volta con tanta umiltà e voglia di giocare semplicemente a calcio, siamo partiti da Valmontone con 16 ragazzi di cui 4 juniores. Siamo scesi in campo e al triplice fischio il risultato sul campo è stato di 4-2 per noi – sottolinea Bellotti – Ai dirigenti del Semprevisa vorrei ricordare che bisogna imparare ad essere sportivi nello sport e anche nella vita e bisogna anche capire, visto il ruolo che ricopriamo, che dovremmo essere i primi a dare l’esempio, di lealtà, di sportività e di rispetto dell’avversario e quindi del prossimo. Detto ciò, auguro il meglio al Semprevisa e ai suoi ragazzi per il proseguimento del campionato, ricordando che il calcio resta uno sport e lo sport aiuta a vivere meglio. Se si è così legati alla ricerca spasmodica del solo risultato forse è bene ripensare all’impegno in questo mondo… Sono onorato di essere un presidente “anomalo” in questo ambiente del calcio che ormai è malato in modo irreversibile».