Nonostante l’apparente disaffezione del club, Francesco Totti offre l’ultimo dono della sua ultraventennale carriera alla società col quale ha diviso gioie e dolori, la Roma. Lui, classe 1976, ieri pupone e oggi tribuno di Porta metronia, porterà in dote domenica per la sfida col Genoa un incasso record, con l’Olimpico tutto esaurito per l’ultima esibizione con la divisa giallorossa. Incasso record, come neanche un derby o una sfida contro la Juventus ha regalato quest’anno. In maniera signorile se ne andrà, fra mille polemiche, come quelle che accompagnarono l’addio di Maldini a Milano, con grande rammarico da parte dei tifosi come avvenne con Gigi Riva a Cagliari, con eterna gratitudine e gratitudine come la standing ovation che dedicarono a Del Piero nel giorno dal commiato con madama Juventus. Una Vecchia Signora che conquista il sesto titolo di fila, con buona pace di quelli che all’inizio definirono Massimiliano Allegri un perdente di successo. Conquistato il Tricolore, la real casa bianconera tenta di calare il tris con la Champions league, chissà cosa ne pensa l’ex gioiello Zidane, oggi sulla panchina degli iberici. La Lazio, sconfitta dalla Juve in coppa Italia, chiude la stagione rivitalizzando l’Inter, sempre più pazza, mentre il Napoli fantastica ancora lo scavalco dell’ultima giornata e il Sassuolo infligge punteggio tennistico al Cagliari, risultato storico per i neroverdi nella massima serie. La squadra gestita dal patron Squinzi perderà però, come riferito da più parti, il condottoero Di Francesco, che a quanto si vocifera sostituirà Spalletti, a sua volta promesso sposo interista. Forse, l’ultima di campionato, può riservare la sorpresa-Crotone, che vagheggia il sorpasso sul filo di lana ai danni dell’Empoli. Se il biondo Nicola riesce nell’impresa, per noi diventa l’allenatore dell’anno. Certamente più di Rastelli, il cui omaggio agli Internazionali di tennis, con la sua squadra sconfitta 6-2, non sarà piaciuto neanche agli amanti della terra rossa. Finale dedicato alla serie B, che porta al proscenio del calcio, per ora, Spal e Verona. Estensi e scaligeri, siate i bentornati.

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