L’Atletico 2000 ha sfiorato il colpo grosso sul campo dell’Airone. La squadra di mister Fabrizio Antonini, andata in vantaggio nel primo tempo grazie al “nuovo” attaccante De Witt (reinventato dal tecnico capitolino in quella posizione), ha subito il gol del pari nel corso della ripresa, ma ha lasciato davvero un’ottima impressione ai presenti. Insomma tante note positive, ma il direttore sportivo Massimiliano Martinelli non ha per nulla digerito l’arbitraggio, anche a distanza di diverse ore dalla fine della partita. «Noi per stile non parliamo mai di queste cose, ma quella di domenica è stata l’ennesima gara in cui siamo stati danneggiati in questo inizio di stagione e sinceramente ora siamo stanchi. La gestione della direzione arbitrale è stata deficitaria anche nei confronti dell’Airone, ma noi siamo stati puniti negli episodi decisivi. Mi riferisco in particolare a un gol regolarissimo annullato al classe 1999 Franco per un fuorigioco totalmente inventato, anche a detta dei dirigenti della squadra di casa, e poi al calcio di punizione molto dubbio da cui è nato il pareggio dell’Airone e che, solo per fare un esempio, è stato molto più leggero rispetto ad un intervento che poco prima aveva riguardato il nostro Sistopaoli e che non era stato giudicato falloso. Siamo orgogliosi di come si è espressa la squadra, del grandissimo gol segnato al volo da De Witt che si è disimpegnato ottimamente da attaccante e dell’atteggiamento avuto dai nostri ragazzi per tutta la gara sul campo di una squadra molto forte come l’Airone. Ma non riesco ancora a capacitarmi di certe decisioni arbitrali e mi auguro che il Comitato possa fare qualcosa. L’amarezza domenica sera era tantissima e ho pensato anche di dimettermi, comunque ora parleremo con la società e valuteremo se fare delle proteste anche formali perché così ci tolgono la passione e invece noi vorremmo giocarci alla pari con gli altri le nostre possibilità di salvezza».

Il ds tocca anche un altro aspetto. «Il Comitato premia le società che costruiscono delle squadre giovani e che lanciano ragazzi in “età di lega”, ma poi non si possono penalizzare questi club solo perché mandano in campo ragazzi più giovani e quindi meno smaliziati. Questo non è giusto». Smaltita l’amarezza l’Atletico 2000 si proietterà al durissimo match casalingo di domenica prossima contro il Frascati secondo della classe. «Una squadra che conosciamo bene e che è lanciatissima dopo il successo sullo Sporting Genzano. In ogni caso se replichiamo la prestazione vista domenica ce la possiamo giocare con tutti. Sperando che altri non ci tarpino le ali».

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