News.Superscommesse ha intervistato Angelo Gregucci. L’ex giocatore e tecnico di Sassuolo e Salernitana si è espresso sulla stagione della Lazio e sull’operato di Maurizio Sarri, soffermandosi anche sui match di ritorno dei quarti di finale Napoli-Milan e Inter-Benfica.

La Lazio sta disputando un ottimo campionato con Maurizio Sarri. Parlando dei singoli, quali giocatori pensa stiano dando il meglio?
“Un po’ tutti, si è alzato il livello di parecchi giocatori. E’ fondamentale essere funzionali nello spartito di calcio di Maurizio Sarri, il quale possiede una certezza: prendersi del tempo per fare evolvere nel modo corretto la squadra che allena. Vedrete che, nel tempo di un anno o due, migliorerà anche il rendimento dei singoli. Sarri è un ‘maniaco puro’ della linea a quattro e lavora strettamente su questa componente tattica. Maurizio è un allenatore molto scrupoloso. Casale, ad esempio, ha necessitato del lavoro e del collaudo per modificare la tipologia di gioco che aveva precedentemente, aggiornandola al mood del tecnico”.

Gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League Napoli-Milan: partenopei condizionati dai due infortuni di Politano e Mario Rui?

“Sì anche, ma l’elemento erano i due squalificati. Purtroppo il Napoli è arrivato a questo doppio confronto con la buona sorte non dalla sua parte. Andare a giocare a Milano l’andata e non avere disponibili nessuno dei suoi attaccanti non è stato utile. Raspadori ha certamente tentato di recuperare, mentre Simeone e Osimhen erano infortunati. Una gara importante quella di Milano, dove Spalletti ha dovuto inventare alcuni ruoli in attacco per fronteggiarla. E’ stata giocata non al massimo delle possibilità, e la buona sorte non ha dato una mano ai partenopei”.

La forza di questo Milan è aver trovato un collaudato gioco di squadra o la forza sta nei singoli, come Leao, Maignan o Theo Hernandez?
“Sì, ma cerco di dare anche un giudizio oggettivo. Il Milan è una squadra che vive di una crescita. La campagna acquisti di Maldini e Massara dello scorso anno ha avuto ottimi risultati, mentre quello di quest’anno è ‘affogato’. Detto questo, Maignan è sicuramente un portiere che fa la differenza e lo reputo tra i primi quattro al mondo. Hernandez dopo l’infortunio del mondiale ci ha messo un po’  per riprendersi e, nonostante il tempo mancato in campo, lo reputo un giocatore forte.”

Un suo commento sul match di ritorno dei quarti di finale di Champions tra Inter e Benfica: un grande spettacolo terminato per 3 a 3.
“L’Inter di Coppa è una squadra eccezionale. Occorre però dire che è importante mantenere l’asticella dell’attenzione sempre alta, anche durante il campionato italiano. Ho potuto notare questo sull’andamento della squadra. l’Inter in campionato fa fatica. Invece, quando arriva in Europa, non sbaglia una partita, dimostrando di essere una mina vagante. Barella con una giocata bellissima ha elaborato la qualificazione, che si ipoteca. Gli ultimi minuti potevano comunque essere rappresentati meglio”.

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