SuperNews ha intervistato Angelo Gregucci, ex difensore di Taranto, Alessandria, Lazio, Torino, Reggiana, con un lungo percorso da assistente, collaboratore tecnico, vice e allenatore di più di 16 squadre, tra cui spiccano Fiorentina, Atalanta, Sassuolo, Manchester City, Inter e la Nazionale. In questa lunga intervista, Gregucci ha condotto un’analisi approfondita sulle operazioni di mercato delle big di Serie A e sulla prossima stagione calcistica.

Angelo, dopo mesi di incertezza e di suggestioni di mercato, Dybala ha scelto la Roma di Josè Mourinho. Che ne pensi dell’acquisto del club giallorosso? Con il tecnico portoghese l’argentino potrebbe tornare protagonista?
C’è stata un’anomalia in questa vicenda di mercato, un’anomalia che anche Dybala dovrebbe analizzare. L’argentino, lasciato a 0 dalla Juventus e che negli anni passati è stato un fattore del nostro campionato, ha impiegato tantissimo tempo a trovare una locazione. Fossi in Dybala, mi porrei delle domande. Il mercato internazionale, forse, si è un attimo dimenticato del giocatore, oppure ha messo in dubbio le sue qualità o la sua efficienza atletica? (…) Non posso sapere se Dybala e il suo entourage avessero già avviato dei contatti, ma da spettatore mi chiedo: è possibile che un giocatore come lui abbia trovato una collocazione solo alla fine di luglio, a meno di quattro settimane dall’inizio del campionato? (…) Ora, però, le trattative si sono chiuse, perché Paulo ha scelto la Roma. Il club giallorosso ha fatto un ottimo acquisto. L’unica perplessità che riguarda Dybala si riferisce alle statistiche degli ultimi anni: non è stato a disposizione con continuità e ha avuto più di qualche problema a livello muscolare, ma sotto il profilo squisitamente tecnico l’argentino è indubbiamente un giocatore importante per il campionato italiano, e lo sarà anche per la Roma di Mourinho. Al tecnico portoghese piace molto mettere in campo giocatori di qualità sotto punta, e Abraham sicuramente ne beneficierà. Tutto dipenderà dalla disponibilità e dall’efficienza fisica di Dybala, ma tecnicamente l’attaccante non si discute.

L’Inter e la Juventus si contendono Bremer: la società bianconera pensa al difensore del Torino per il post De Ligt, mentre i nerazzurri vedono in lui il possibile sostituto di Skriniar, che subisce ancora il pressing del PSG. Cosa ne pensi del difensore del Torino? In quale club lo vedresti meglio?
Nell’ultimo campionato, Bremer per affidabilità e rendimento è stato un calciatore fondamentale per il Torino, tant’è vero che attrae su di sé l’attenzione di molti club italiani. Se prima erano gli attaccanti, adesso sono i difensori centrali a determinare un effetto domino sul nostro mercato. Mi rendo conto che Bremer sia un giocatore appetibile, soprattutto per quei club che devono sostituire altri calciatori che vanno via. Dovesse approdare all’Inter o alla Juventus, quello che mi permetto di dire è che forse il difensore del Torino conosce poco la pressione a livello internazionale, ma sotto il profilo strutturale il ragazzo è promettente. Per quanto riguarda invece De Ligt, secondo me il classe 1999 è nel panorama calcistico internazionale un difensore dall’esperienza e dalla qualità importante. Dovesse partire per un club estero, anche in questo caso il calcio italiano perderebbe un altro dei top. Qualcuno potrebbe mettere in dubbio le mie parole, dicendo che l’olandese non ha dimostrato di essere un top player, ma io replicherei chiedendo: che cosa ha dato il calcio italiano ad un giocatore che nell’Ajax, capitano della squadra a soli 18 anni, era un portento? De Ligt era un fenomeno nei lancieri di Amsterdam, uno dei club storici del panorama calcistico mondiale. Per questo motivo, credo che l’esperienza del difensore nel nostro campionato non sia stata formativa. (…)

Cosa ne pensi della scorsa stagione del Milan? Sul fronte mercato, il club rossonero ha ufficializzato l’acquisto di Origi dal Liverpool, e attualmente sembra concentrarsi sui nomi di De Ketelaere, Renato Sanchez e Ziyech. Chi sarebbe più funzionale per il Milan tra questi nomi?
Non è un discorso di funzionalità, perché il progetto tecnico del Milan si modella in tante condizioni, non è imprigionato in un sistema di gioco e ha una visione assolutamente moderna del calcio. Inoltre, lo staff dirigenziale e tecnico del Milan è composto da gente evolutissima, che ha sempre dimostrato di avere le idee chiare. Stefano Pioli è attualmente uno dei migliori allenatori italiani, sia sotto il profilo tecnico che gestionale: ha fatto grandissimi passi in avanti, cambiando spesso strategia di gara senza battere ciglio. Avendo fatto grandi complimenti alla società rossonera, devo anche dire che tra poco potrebbe esserci il rovescio della medaglia. Quando infatti si valorizzano tanti giocatori, come ad esempio Leão o Theo Hernandez, che prima valevano x e oggi valgono y, c’è poi la delicata questione del rinnovo del contratto. Ma, anche in questo caso, la dirigenza ha le idee chiare su come operare. Quindi, fossi un tifoso o uno sportivo legato ai colori rossoneri, mi fiderei dei miei dirigenti. (…)

La Juventus ha preso Di Maria e Pogba, ritroverà Chiesa, ma forse perderà De Ligt. Poi, bisognerà capire se le voci di un possibile approdo di Zaniolo in bianconero possano concretizzarsi o meno. Il club bianconero potrà quest’anno ritornare ad essere una delle protagoniste indiscusse del campionato?
Per quanto riguarda l’acquisto migliore che la Juventus possa fare quest’anno, bisognerà attendere la fine del mercato. Credo che Chiesa sia un giocatore su cui puntare, perché è indubbiamente l’uomo di cui il club necessita tecnicamente. (…) Per quanto riguarda Di Maria e Pogba, credo siano due suggestioni, convenienti sotto il profilo economico, ma non c’è un’idea progettuale. Il Pogba delle ultime due stagioni allo United mi lascia qualche perplessità, nonostante la qualità del giocatore sia indiscutibile. Il centrocampista conosce bene il calcio, il successo, è un campione del mondo e ha vinto tantissimo, ma la suggestione esiste in relazione alle ultime due stagioni in Premier, in cui non si è conclamato come top player. (…) La Juventus tornerà ad essere protagonista del prossimo campionato e credo che il mercato bianconero non sia finito qui, perché in base alle uscite credo che il club necessiterà di altri interventi.

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