Domani, giovedì 7 ottobre 2021 alle ore 18.30 nella parrocchia SS. Trinità, in via Filippo Marchetti, 36 a Roma, si terrà la finale dell’XI edizione del torneo di calcio a 5 “San Giovanni Paolo II”, promosso dall’Unione Sportiva ACLI Roma e dalle ACLI di Roma e provincia con il patrocinio della Regione Lazio, di Roma Capitale, del Coni Lazio e dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero del turismo e dello sport della Diocesi Roma, e che ha visto anche la partecipazione di Ancri Roma e del circolo ACLI “Ergo Sum”.

L’evento fa parte anche della VII edizione dell’Ottobrata Solidale, la serie di eventi promossa dalle ACLI di Roma e provincia con l’obiettivo di raccontare la bellezza della solidarietà e che quest’anno ha come slogan “Roma tra concretezza e sogni”.

Il Torneo delle parrocchie è stato organizzato quest’anno per la prima volta dopo lo stop dovuto alla pandemia, e per rispettare comunque le norme di prevenzione del contagio ha visto la partecipazione di un numero ridotto di squadre, tra cui una squadra mista maschile e femminile messa in campo dal circolo ACLI “Ergo Sum”. La finale sarà il “derby” tra la squadra SS. Trinità A e la squadra SS. Trinità B. A quest’ultima verrà anche consegnato il premio fair-play, il riconoscimento che ogni anno viene assegnato alla squadra che si è distinta maggiormente per i comportamenti sportivi.

In questi undici anni, il Torneo interparrocchiale Giovanni Paolo II ha visto la partecipazione di oltre 100 Parrocchie e più di 3500 atleti.

“Seppur a scarto ridotto e nel più rigoroso rispetto delle normative anticovid – dichiarano congiuntamente Lidia Borzì e Luca Serangeli, rispettivamente presidente delle ACLI di Roma e dell’US ACLI Roma – abbiamo voluto fortemente rimettere in campo il torneo delle parrocchie proprio per dare un segno di rinascita, anche se ancora fra tante difficoltà. Durante la pandemia sono stati proprio i giovani insieme agli anziani a soffrire maggiormente il distanziamento pertanto è stato davvero emozionante vedere tanti ragazzi tornare a divertirsi su un campo di calcio a 5 e a competere in maniera sana, portando avanti valori importanti quali l’integrazione e il rispetto dell’avversario, ma anche e soprattutto riscoprire l’importanza dei legami vivi. Speriamo il prossimo anno di poter riprendere a pieno regime e coinvolgere un numero di partecipanti ancora maggiore di quanto non fosse prima della pandemia dando così un calcio definitivo al covid”.

 

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