Un momento della gara (foto Giulia Calvaresi)
Un momento della gara (foto Giulia Calvaresi)

Budapest (dal nostro inviato) – Sole, aria di festa, di tutto di più, compresi i colori e le immagini nitide di una delle corse più attese nell’est europeo. Due giorni all’insegna della corsa, Budapest ha ospitato la sua maratona, giunta quest’anno all’edizione numero 33. I consueti 42 chilometri e 142 metri, o anche solo trenta chilometri da percorrere, in squadra formata da due o quattro persone. E una dieci chilometri per i meno avvezzi alle fatiche. La gara entra nel cuore della capitale magiara, attraversa pù ponti e tocca altre importanti curiosità locali come il Palazzo di Buda, il panorama di Pest, e il Parlamento, terzo più grande edificio governativo dell’Europa. Circa ventisettemila i partecipanti, 6.000 dei quali hanno corso la maratona vera e propria (i 42 chilometri, per intenderci), quasi della metà stranieri e provenienti da 84 Paesi; e duecento provenienti dall’Italia. Al termine riposo per le gambe nelle piscine termali di un bagno del diciassettesimo secolo, oppure nel bagno Széchenyi in stile neo barocco. La gara ha registrato una tripletta ungherese con Gáspár Csere che ha preceduto i connazionali Péter Jenkei e Szabolcs Beda, al femminile Tünde Szabóha ha avuto la meglio su Simona Staicu e sulla norvegese Inger Dagny Saanum.

Articolo precedenteVolley, Mondiali femminili, le azzurre inanellano il nono successo e il 1° posto nella pool F
Prossimo articoloVolley, Vbc Viterbo terza al Gran premio giovani 2017/2018