Presentato a Roma, nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, il Manifesto del Buon Lavoro a cura della Compagnia delle Opere. Alla conferenza stampa è intervenuta anche Maria Teresa Bellucci (Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali), insieme alla Senatrice Licia Ronzulli, Andrea Dellabianca (Presidente della Compagnia delle Opere), Luigi Sbarra (Segretario generale CISL), Marco Bernardi (Presidente Illumia) e Francesco Seghezzi (Presidente Adapt).

Il Viceministro ha dichiarato: «Il Governo Meloni condivide ampiamente i contenuti del Manifesto presentato oggi. Come Esecutivo abbiamo puntato da subito sul lavoro, mettendolo al centro della nostra azione. Le Politiche Sociali, di cui sono delegata, mirano al lavoro, perché il lavoro è libertà. Senza lavoro non c’è libertà, non c’è autodeterminazione, non c’è crescita per la propria comunità e soprattutto non c’è benessere. Il lavoro non è un modo per acquisire solo utile economico, ma qualcosa di più: noi siamo il lavoro che viviamo.

Il Governo ha voluto cambiare paradigma, abbiamo vissuto degli anni in cui una certa ideologia ci voleva far credere che il lavoro dovesse essere allontanato dalla propria vita, che fosse meglio avere un sussidio come strumento di ridistribuzione degli utili prodotti da alcuni escludendo molti altri.

Credo che quando si dichiara di voler rispondere alle difficoltà con una ‘rivolta sociale’ si compia un atto irresponsabile, ancor più in un tempo di conflittualità così ampie. Penso, al contrario, che ci sarebbe bisogno di un Patto Sociale, per far sì che la responsabilità venga condivisa nei tanti aspetti e nelle tante transizioni che stiamo vivendo. Il Governo ha approcciato a queste transizioni con buon senso, non sprecando 30 miliardi, ma investendoli in continuità con quello che abbiamo sempre fatto, incentivando il lavoro, tagliando il cuneo fiscale dei redditi medio bassi, riducendo l’irpef, confermando la super decontribuzione, aumentando i congedi parentali e il bonus asili nido. Queste sono solo alcune delle misure varate, che rispondono ad un’unica visione, ovvero mettere al centro le persone e non sprecare i soldi degli italiani.

L’Italia sta avendo una credibilità e una sostenibilità mai vista, perché tanto si sta facendo, tanto ancora c’è da fare, ma i dati rivelano che siamo sulla strada giusta».