Grande prestazione di Yeman Crippa a Rovereto nei 1500 metri: il 23enne delle Fiamme Oro sbriciola il primato personale con il tempo di 3:35.26 diventando il quarto azzurro di sempre sulla distanza. È un crono che per un italiano mancava dal lontano 1996. Meglio di lui, nella storia della specialità, soltanto il primatista Gennaro Di Napoli (3:32.78), Stefano Mei (3:34.57) e Davide Tirelli (3:34.61). Superati invece Alessandro Lambruschini (3:35.27) e il finalista olimpico del 2008 Christian Obrist (3:35.32). È il risultato che illumina la serata del Meeting Madonna delle Neve, nel suo Trentino. E va letto soprattutto in prospettiva 5000 e 10.000. Il fuoriclasse del mezzofondo azzurro, non uno specialista dei 1500 metri, scortato stasera dai pacemaker Lorenzo Pilati e Stefano Migliorati fino ai mille, toglie oltre due secondi e mezzo al proprio precedente limite di 3:37.81 fissato lo scorso anno e quasi cinque secondi rispetto al risultato d’esordio della scorsa settimana a Cles (3:39.70). Crippa trascina altri due compagni d’allenamento sotto i 3:40: Mohad Abdikadar (Aeronautica) è secondo in 3:38.91, David Nikolli (Cento Torri Pavia) si migliora fino a 3:39.19.
“Sono davvero contento, è da tanti anni che provavo a correre così e oggi ho ‘beccato’ la gara quasi perfetta – le parole di Crippa -. Visto che trovo sempre qualcosa che non va, oggi ho fatto gli ultimi cinquecento metri da solo, mentre in una gara con più ‘compagnia’ sarei riuscito a tirar giù qualche altro decimo. Ma non fa niente, oggi è arrivato quello che mi aspettavo, sono passato in 2:23 al mille come previsto, e nel finale ho chiuso forte. Sono felice anche per tutto il mio gruppo che stasera è andato veramente bene. In ottica 5000, questo risultato significa che posso migliorare tanto e che posso battere il record italiano, e andare vicino ai tredici minuti, se non sotto. È una serata che mi dà ancora più carica e convinzione, la conferma che stiamo lavorando bene: lo sapevo già, ma adesso ho una risposta ancora più concreta”.
Crippa tornerà subito in altura a Livigno fino alla vigilia del prossimo, importante, appuntamento: venerdì 14 agosto, stadio Louis II di Montecarlo, Diamond League, per cercare di sottrarre dopo trent’anni a Totò Antibo il record italiano dei 5000 metri (13:05.59), avvicinato lo scorso anno a Londra con 13:07.84. Il recordman dei 10.000, ottavo al mondo a Doha e bronzo europeo del cross, ha in agenda anche il Golden Spike di Ostrava (Repubblica Ceca) dell’8 settembre.

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