L’Italia decolla domattina verso Chorzow, in Polonia, per le World Relays di sabato e domenica. Per la rassegna mondiale che stacca i biglietti diretti delle staffette per le Olimpiadi di Tokyo e per i Mondiali di Eugene 2022, il Direttore Tecnico Antonio La Torre ha schierato 5 staffette e 28 atleti. “La squadra è carica e pronta. Scendiamo in pista con cinque quartetti con l’obiettivo di aggiungere altri pass olimpici a quelli della 4×100 donne e 4×400 uomini. Abbiamo immaginato una staffetta mista capace di correre forte già in batteria, perché quello sarà il momento decisivo per mettere al sicuro il biglietto diretto per Tokyo. A differenza di Yokohama, dove abbiamo sorpreso tutti con Lukudo in ultima frazione, proporremo un quartetto più tipico, con le donne nelle due parti centrali. La concorrenza è elevata, ma l’opportunità va colta”.

Continua il direttore tecnico, ospite di Atletica TV alla vigilia della partenza: “Abbiamo voluto preservare il valore della 4×400 femminile, pur con le assenze di Mariabenedicta Chigbolu e Rebecca Borga, che resteranno in Italia. Nel primo caso si tratta di una scelta strategica e condivisa: dopo un inverno appesantito da problemi di fascite plantare, per lei è importante allenarsi e mettere fieno in cascina. Le compagne l’avrebbero voluta nel gruppo, ma Benedicta saggiamente guarda lontano, alla Coppa Europa (che si svolgerà sempre a Chorzow il 29-30 maggio, ndr) e poi a Tokyo. Per Borga si tratta di un problema medico: gli ultimi esami condotti ieri all’Istituto di Medicina dello Sport hanno confermato una sindrome della bandelletta ileo-tibiale. In generale – continua – si tratta di un gruppo di grande valore agonistico e umano, capace di accogliere e spronare le new entry (per esempio Petra Nardelli); in allenamento nessuna è disposta a cedere un centimetro, ma è un gruppo “inclusivo”, in cui le più esperte hanno avuto il grande merito di ispirare le nuove arrivate; ricordo che la stessa Borga, che ora è cresciuto moltissimo, era riserva nell’ultima edizione”.

A livello internazionale gli occhi sono puntati sulla nostra 4×100 uomini. “Una staffetta di grande qualità e ancora arrabbiata per le spallate tra Lyles e Manenti nella finale di Yokohama di due anni fa. Con il 6.47 di Jacobs – miglior prestazione mondiale indoor dell’anno sui 60 – abbiamo aggiunto ulteriore valore a un quartetto già capace del record italiano. Tortu rientra dopo un inverno tribolato a causa del Covid, e con una classe immensa, il gruppo è consolidato e affiatato. Lo hanno già dimostrato a Doha, dove sono stati in grado di sostituire Desalu con Cattaneo all’ultimo istante e senza sbavature. Di certo è difficile pensare che prima del 29 giugno in tantissimi possano far meglio del nostro 38.11″.

La 4×100 femminile? “Amalgama elementi di grande affidabilità con nuove leve di valore. Le donne sono già qualificate, e per questo ancora più ambiziose, hanno già in testa il Giappone e vogliono arrivarci al top”. Come la 4×400 uomini. “… dei veri guerrieri. Davide Re è il ragazzo della porta accanto che in pista diventa Nembo Kid, straordinario. La gara di Rieti ne è la prova. Con lui Edoardo Scotti, capace di vincere l’ultima edizione del Golden Gala, e Vladimir Aceti, già in ottima forma nelle indoor. E ci aspettiamo molto anche da Alessandro Sibilio, è il momento di dimostrarsi affidabile”.

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