Riprende la corsa di Yeman Crippa. L’azzurro è pronto a tornare in pista, sabato 5 settembre, sul miglio a San Donato Milanese per un altro test nel mezzofondo veloce. Dopo lo stop nei 5000 di metà agosto a Montecarlo, con il ritiro a poco più di tre giri dall’arrivo, e un nuovo periodo di preparazione in quota a Livigno, il 23enne delle Fiamme Oro va alla ricerca di un crono di valore. Nello stesso impianto, alle porte di Milano, dove Gennaro Di Napoli firmò il record italiano di 3:51.96, tuttora imbattuto da quel 30 maggio 1992. Sarà una giornata interamente dedicata alla classica gara anglosassone dei 1609,34 metri, con il clou alle ore 20.45. E per il trentino, primatista nazionale dei 10.000, l’occasione di confermare i notevoli progressi sulle distanze più brevi a un mese dal 3:35.26 nei 1500 di Rovereto, miglior crono di un azzurro dal 1996 e quarto di sempre. Tre giorni più tardi, martedì 8 a Ostrava in Repubblica Ceca, il due volte bronzo europeo (10.000 e cross) sarà invece al via nei 5000 per mettere ancora nel mirino il record di Salvatore Antibo, già sfiorato nella scorsa stagione.

“Mi presento in gara con la mente libera – spiega Crippa – e la convinzione di aver lavorato molto bene nelle ultime settimane. A Montecarlo fin dall’inizio faticavo a respirare. Probabilmente per essere sceso dall’altura solo il giorno prima, oltre che per il lungo viaggio in auto, che forse si è fatto sentire. E mi sono fermato soltanto perché non stavo bene. Non per aver fatto i conti sulla tabella di marcia del primato italiano, anche se il ritmo non era quello che avrei voluto, con un gruppo di testa che viaggiava verso il record del mondo mentre alle spalle c’era un’andatura meno rapida del previsto. Ho dato una delusione alle persone che tifavano per me, anche lì allo stadio, e mi dispiace. In due mesi di lavoro, l’unica giornata storta è arrivata proprio quando non doveva. Ma ho ripreso subito a correre bene e sono arrivate ottime risposte dalle ultime sedute, in cui mi sono espresso intorno ai miei migliori tempi in allenamento. La condizione c’è, ora guardo avanti”.

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