Gli azzurri Gianmarco Tamberi, Marco Fassinotti e Alessia Trost tornano in pedana martedì 6 febbraio al meeting indoor di Banska Bystrica. L’impianto della città slovacca si trasformerà nuovamente nell’arena per le star del salto in alto mondiale, un vero e proprio gala della specialità che attende in pedana gli iridati in carica Mariya Lasitskene-Kuchina e Mutaz Barshim. Atleti che, ranking stagionali alla mano, sembrano essere di un altro pianeta: uno stratosferico 2,04 per la russa a Volgograd e un 2,38 appena centrato dal fuscello del Qatar all’esordio a Teheran.

I tre altisti italiani hanno già aperto la nuova stagione. Per Tamberi e Fassinotti è la seconda uscita dell’anno, la terza per la Trost. 2,24 e un buono a spunto a 2,27 per il piemontese dell’Aeronautica nell’esordio vincente del 24 gennaio a Colonia. 2,25 e un 2,28 mancato di un soffio per il campione mondiale indoor ed europeo pochi giorni dopo a Hustopece. Ma non serve andare troppo indietro nel tempo per tornare a quell’epica serata del 2016 quando proprio a Banska Bystrica i due assi dell’high jump made in Italy si affrontarano in un duello all’ultimo salto che li aveva condotti entrambi al 2,35 dell’allora record italiano. Due anni dopo la sfida è pronta a ripetersi con nuove motivazioni e con alle spalle un break forzato in cui i problemi fisici sono stati per tutti e due una pesante zavorra da smaltire. In questa occasione, Barshim a parte, troveranno ad attenderli il polacco, oro europeo indoor, Sylwester Bednarek (SB/PB 2,33) e il britannico, bronzo olimpico 2012, Robbie Grabarz.

“In termini di condizione sto sempre meglio – le parole della vigilia di Mister HalfShave – e sento delle belle risposte a livello fisico. In allenamento ho avuto ottimi riscontri dalle prove di velocità, erano due anni che non correvo così forte i 60 metri. Devo sistemare ancora molto nella tecnica – aggiunge il marchigiano delle Fiamme Gialle – e domani salterò con rincorsa ridotta a nove passi in modo da cercare di avere maggiore controllo di tutta l’azione. Vorrei tornare oltre i 2,30”. “Sto bene – dichiara Fassinotti – e dopo Colonia mi sono allenato secondo i piani. Ora vorrei sfruttare al meglio questa gara e questa pedana per avere un riscontro migliore di quello avuto in Germania”.

La Trost è arrivata a Banska direttamente da Karlsruhe (Germania) dove sabato scorso si è fermata a 1,89, un centimetro sotto l’1,90 dello stagionale realizzato la settimana precedente a Hustopece. “In gara c’è ancora qualcosa che non funziona nella rincorsa – spiega la 24enne pordenonese delle Fiamme Gialle -. In allenamento faccio delle cose che ancora non sono riuscita a trasferire del tutto durante la competizione. Domani spero di fare un passo avanti in questo senso”. La pedana su cui si cimenterà la Trost è la stessa dove nel 2011 Antonietta Di Martino ha compiuto un’impresa da 2,04 che ne ha fatto l’italiana più in alto di sempre nella storia dell’atletica azzurra. Ma anche Alessia qui si è fatta valere con la vittoria a 1,96 nell’edizione del 2015, l’anno del suo argento agli Europei Indoor di Praga. Oltre alla Lasitskene-Kuchina (in questo momento indiscutibilmente una spanna sopra il resto del mondo), l’azzurra dovrà fare i conti con la bulgara, argento olimpico, Mirela Demireva e l’altista di Santa Lucia Levern Spencer che con 1,95 ha da poco eguagliato il PB indoor.

Al maschile (ore 19) si parte da 2,10 con scatti da 5 centimetri fino a 2,25. Step successivi a 2,28, 2,31 e al 2,33 che rappresenta lo standard di iscrizione per i Mondiali Indoor di Birmingham. Nel concorso delle donne (ore 16:30) avvio a 1,75 e a seguire 1,80, 1,84, 1,88, 1,91, 1,94 e 1,97, ovvero la quota del pass per la rassegna iridata in sala.