Agli Europei di Kamnik in Slovenia, in un tracciato di sola salita, gli azzurri collezionano 7 medaglie: 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi. Il metallo più prezioso lo portano a casa il valdostano Xavier Chevrier, campione d’Europa a livello assoluto, e il team junior maschile. Sul podio individuale anche Francesco Puppi, bronzo senior, e gli under 20 Daniel Pattis e Andrea Prandi, rispettivamente secondo e terzo alle spalle del romeno Gabriel Bularda. Gli altri due argenti arrivano dalle squadre senior: l’Italia è seconda sia con gli uomini che con le donne guidate da Valentina Belotti al sesto posto. Quarte, invece, le azzurrine della formazione under 20: Gaia Colli, ottava, centra il miglior piazzamento. Da non perdere i due prossimi grandi eventi della stagione internazionale della corsa in montagna. Appuntamento a Premana, in provincia di Lecco, il 30 luglio per i Campionati del Mondo di distanze classiche e il 6 agosto per la rassegna iridata di lunghe distanze.

Un anno fa ad Arco di Trento, Martin Dematteis, oro dopo un arrivo indimenticabile al fianco del gemello Bernard. A Kamnik (Slovenia), per la settima volta dal 2002 ad oggi, è sempre un azzurro il campione europeo di corsa montagna. Si chiama Xavier Chevrier, ha 27 anni e viene dalla Valle d’Aosta. Vive a Nus, a centro valle, e dopo aver lasciato la scuola ha lavorato come elettricista e adesso ha avviato un’azienda agricola in proprio. Oltre alla corsa, nella sua vita ci sono tante altre passioni: vigile del fuoco volontario, fa parte di una compagnia teatrale in dialetto e suona le percussioni in due bande musicali. Il suo primo commento al traguardo sa un po’ di liberazione: “Finalmente! Che bella questa medaglia da grande!”. Xavier, infatti, dopo un titolo mondiale e un argento europeo tra gli juniores nel 2009 e svariati piazzamenti a squadre, non era mai riuscito a salire sul podio individuale nella categoria senior. “E’ stata una vittoria davvero inaspettata. In cuor mio ci speravo, ma non pensavo di arrivare fino a tanto. Anche perché nell’ultima settimana ci si è messo in mezzo pure un problemino fisico risolto grazie al lavoro dei fisioterapisti. Per fortuna ho avuto l’opportunità di essere qui e potermela giocare”.

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