Un grande Leonardo Fabbri finisce a soli 15 centimetri dalla finale mondiale del getto del peso. Sulla pedana del Khalifa Stadium il 22enne fiorentino (di Bagno a Ripoli) mette a segno un eccellente 20,75 in qualificazione, sua seconda misura personale di sempre, ma risulta alla fine beffato: è tredicesimo, primo degli esclusi, in quella che, statistiche alla mano, è stata la più grande qualificazione del peso in un mondiale. Mai, nelle precedenti 16 edizioni, si era finiti fuori con la misura dell’azzurro. Eliminata anche Ottavia Cestonaro nelle qualificazioni del triplo: la vicentina atterra a 13,97 (sua terza misura di sempre) e finisce diciassettesima, a 15 centimetri dalla finale iridata.

“Esco a testa alta – le parole di Fabbri – Quest’anno ho una media di lanci ben superiore ai venti metri e oggi sono andato oltre la media. Il peso in questi anni ha raggiunto un livello mostruoso, ma sicuramente sarà l’ultima finale che dovrò guardare in tribuna perché voglio stare in mezzo a questi big. Un 20,75 fatto ai Mondiali significa tanto. Il mio coach Paolo Dal Soglio ad Atlanta ’96 con 20,74 arrivò quarto ai Giochi. Ho tanto da lavorare e migliorare, devo avere fiducia in Paolo perché ciò che dice è oro. Mi ha fatto crescere tanto, lo ringrazio tantissimo”.

“Non pensavo potesse succedere di non riuscire a misurare un salto a un Mondiale, ma è accaduto – le parole di Ottavia Cestonaro – Non usciva la mia prestazione, credevo fosse un ritardo tecnico, e invece non era stato proprio misurato. Mi hanno dato due minuti per ripeterlo ed è stato nullo di poco. Il secondo salto da 13,97 mi ha fatto capire che la condizione c’era. Nel terzo, ci ho provato in tutti i modi perché questa finale la volevo. È stata un’esperienza magnifica, mi ha dato tanta consapevolezza e non vedo l’ora di riscendere in pedana. Vorrei fare gli auguri al mio ragazzo Marco Zanon (rugbista azzurro, ndr) che oggi compie gli anni, stesso giorno di Laura Strati che gareggerà sabato nel lungo”.

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