Un record europeo meraviglioso di Eleonora Giorgi al debutto nella 50 km, il primo posto nel medagliere grazie alla doppietta d’oro dei giovani guidati da Riccardo Orsoni, due belle medaglie per le squadre femminili della 20 km e della 50 km. Di contro, purtroppo, un rendimento sotto le aspettative di alcune delle punte della spedizione. L’Italia torna dalla Coppa Europa di marcia di Alytus (Lituania) con diverse certezze, qualche indicazione su cui riflettere e con la necessità, anche stavolta, come nel post-World Relays, di “restare con i piedi per terra”. Un suggerimento ripetuto dal direttore tecnico Antonio La Torre.

Per l’impresa della Giorgi soltanto complimenti: “Chi l’ha seguita, metro per metro, sa che la temperatura percepita dagli atleti era superiore ai 30 gradi – sottolinea il DT La Torre – Riuscire a fare un record europeo in quelle condizioni dice che Eleonora, partita in cuor suo con l’ambizione di realizzare il record del mondo, non era molto distante dalla realtà. Ha trasformato questa avventura in un primo passo importante che la pone ai vertici mondiali della specialità, diretta competitor della cinese Liu Hong detentrice del record del mondo”.

Il DT plaude anche la prova complessiva delle cinquantiste azzurre: “Queste donne straordinarie hanno migliorato tutte, e ampiamente, il primato personale. Becchetti guadagnandosi lo standard per Doha, Curiazzi sfiorandolo e Foresti abbassando il proprio tempo di 11 minuti. Bronzo meritatissimo per loro”. Le buone notizie arrivano anche dai giovani: “A Sesto San Giovanni si allena Orsoni, sul campo intitolato a Pino Dordoni, insieme ad Alessandro Gandellini. Riccardo è il primo under 20 azzurro che vince l’oro nella storia della Coppa Europa e ha trascinato la squadra a un ottimo risultato, con il sesto posto di Aldo Andrei e il nono dell’allievo Gabriele Gamba”.
Le risposte meno confortanti in chiave Mondiali sono quelle della 20 km. “Senza far passare in secondo piano l’eccellente prova di squadra di Dominici, Trapletti e Colombi con lo splendido argento per team, non nascondiamoci che Massimo Stano solamente settimo e il ritiro inatteso di Antonella Palmisano ci impongono di ragionare. Lo faremo con un allenatore bravo, preparato, capace e che non lascia nulla al caso come Patrick Parcesepe: senza drammi, non dobbiamo nasconderci che alcune cose non sono andate”.

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