Bel rientro di Daniele Meucci nella maratona di Francoforte, in Germania. Il 34enne dell’Esercito firma in 2h10:52 la seconda prestazione della carriera, con l’ottavo posto finale, tre settimane dopo il ritiro ai Mondiali di Doha e a soli sette secondi dal personale di 2h10:45, stabilito lo scorso anno nella gara giapponese di Otsu. Oggi l’ingegnere pisano, campione d’Europa nel 2014 a Zurigo, coglie il secondo risultato italiano del 2019, dopo il 2h08:05 di Yassine Rachik a Londra, con un crono inferiore allo standard di iscrizione per le prossime Olimpiadi di Tokyo, fissato a 2h11:30. Ma c’è anche un netto progresso sul primato stagionale di 2h12:00 ottenuto in primavera ad Amburgo.
Una gara tutta in rimonta per Meucci, partito cautamente con transiti di 15:27, 30:44 e 45:51 nei primi segmenti del 5° e 10° chilometro, per poi rallentare appesantendo l’andatura di circa 10 secondi ogni mille metri. Buono il passaggio a metà corsa in 1h05:30, per poi rilanciare l’azione aumentando il ritmo fino a 3:01 al chilometro, col miglior tratto di 5 km (15:04) tra il 30° e il 35° chilometro, per risalire posizioni a ogni rilevamento. In poco tempo, l’azzurro passa dal 19° posto al 14° fino a trovare spazio tra i primi dieci e chiudere ottavo con un “negative split” di 1h05:30/1h04:22, primo dei maratoneti europei in gara. Da segnalare anche il piazzamento di Giovanni Grano (Nuova Atletica Isernia), sedicesimo con il personale di 2h16:02. Successo dell’etiope Fikre Tefera in 2h07:08. Al femminile monologo in solitaria della keniana Valary Aiyabei, che riesce nell’impresa di migliorare il record della corsa in 2h19:10, quarta prestazione mondiale dell’anno.

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